domenica 22 aprile 2018

Panormus: così la scuola adotta la città

Palermo – Al via anche quest’anno a Palermo il progetto “Panormus, la scuola adotta la città”, l’iniziativa che vede gli studenti di ogni ordine e grado, nelle vesti di guide turistiche, presenziare nei mesi di aprile e maggio i siti artistici più significativi della città e fare da ciceroni a cittadini e turisti. La manifestazione, giunta quest’anno alla XXIV edizione, prese il via in città nel 1994 anche come risposta corale e culturale alle stragi mafiose del 1992, evidenziando la volontà della scuola e della società civile di riappropriarsi del territorio cittadino, troppo spesso nelle mani di Cosa nostra. 
Secondo il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando – che nella cerimonia di apertura della manifestazione ha simbolicamente consegnato le chiavi della città agli studenti – proprio Scuola e  Società Civile sono state le due  'S' che hanno contribuito a cambiare in meglio Palermo, innescando significativi processi di cambiamento e restituendo speranza ai cittadini onesti.
Il tema dell’edizione di quest’anno è "Palermo, una città senza confini": si auspica infatti che a Palermo, quest’anno capitale italiana della cultura, la cultura possa essere uno strumento di fusione e contaminazione positiva fra i popoli. Ed è il Genio di Palermo, figura mitica e protettore laico della città, il simbolo di questa XXIV edizione di "Panormus”: nell’immagine  - scelta nell'ambito di un concorso di idee, lanciato nelle scuole superiori ad indirizzo artistico - il Genio si trasforma in un bimbo di nazionalità africana con una corona di cartone sul capo e vuole essere il simbolo della città dell'accoglienza.
          “La scuola adotta un monumento”, longeva e lungimirante iniziativa di promozione artistica, culturale e sociale, è nata a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze.
       Il progetto trae origine dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua negli studenti i soggetti privilegiati per l'affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Infatti adottare un monumento non significa solo conoscerlo, ma averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione. Il lavoro dell’adozione ha permesso ai giovani di "riconquistare" innanzitutto alla conoscenza ma talvolta anche all’uso, spazi importanti della città. E ha permesso loro di sperimentare una Scuola che li aiuta a diventare cittadini consapevoli e competenti, capaci di utilizzare in modo efficace il loro bagaglio formativo interdisciplinare.
Maria D’Asaro
(giornale on line: Il Punto Quotidiano)

     Nell’ambito di questa magnifica iniziativa – nata a Palermo nel 1994 grazie alla felice intuizione della compianta Alessandra Siragusa, allora assessore comunale alla Scuola - la scuola media “G.A.Cesareo” di Palermo ha adottato il monumento “Oratorio delle Dame al Giardinello”, edificato alla fine del XVI secolo e situato nel cuore di Palermo, nel quartiere dell’Albergheria, sede della “Nobile Congregazione segreta delle Dame dell’attesa del parto”.
La Congregazione – nata nel 1595 con lo scopo di assistere le partorienti povere del quartiere – era composta da nobildonne che si riunivano in preghiera tutti i venerdì e realizzavano anche corredini destinati ai neonati delle puerpere da loro assistite. La Congregazione esiste ancora oggi e continua a impegnarsi nell’aiuto delle mamme con disagio economico e nella promozione sociale.
Si accede all’Oratorio attraverso un portone in legno incorniciato da un elegante portale barocco in pietra di Billiemi, sormontato da un medaglione in marmo bianco in cui è inciso il monogramma mariano. All’interno, un “giardinello” conduce alla sontuosa cappella oratorio, splendido esempio del barocco siciliano, decorata con affreschi di Antonino Grano e finte architetture “trompe l’oeil”. Degni di nota gli arredi lignei ad intarsio, con applicazioni in legno intagliato e dorato, ed oggetti preziosi in epoche diverse. 






5 commenti:

  1. Risposte
    1. @Daniele: I ragazzi sono entusiasti e la città è contenta...

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  2. Trovo di particolare importanza l'iniziativa che riesce ad interessare molti turisti che trovano negli studenti dei bravi "ciceroni", in grado di interloquire agilmente anche con visitatori di lingua francese e inglese.

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