lunedì 4 agosto 2025

Il partito della cura ...

J.Sorolla: Cosiendo la vela (1910)
         Nostra signora era cresciuta a pane e politica. Suo padre, nel dopoguerra, aveva amministrato con competenza e onestà un paesino dell’entroterra siciliano. Lei a quattro anni sapeva di guerra fredda, guardava comizi e TG, e la passione politica cresceva con lei. Ma oggi era triste e disorientata: alle elezioni, non sapeva che fare... Le ideologie possono essere gabbie inutili e sterili, lo sapeva… 
      Ma se la destra continuava a far sentire il suo peso, qual era oggi il progetto e il senso della sinistra?  In testa le frullavano tante riflessioni e nostra signora sognava nuove prospettive, in un rinnovato orizzonte di senso: e se fondassimo il partito della cura? Un’unione di persone che, anziché distruggere, arraffare, dividere, si propone di curare: il pianeta, i rapporti sociali e internazionali… che alimenti fraternità, gentilezza, nonviolenza, equità sociale, giustizia. Il partito della cura, anziché quello della distruzione. Forse solo di questo abbiamo bisogno.  

3 commenti:

  1. Qualcuno ha proposto il Ministero della Pace che però non sostituirà il Ministero della Difesa. Ma la cura non è forse un modo diverso di intendere la Difesa? Un modo alternativo e non armato di proteggere il nostro territorio, le nostre comunità, il nostro paesaggio, le nostre relazioni, anche quelle con i presunti "nemici"? La difesa nonviolenta che è già presente nel nostro ordinamento, ma che una politica (tutta maschile) non ha mai saputo organizzare, non è forse una forma politica (femminile) della cura di cui parla Maria? Animo, dunque costruiamo un partito diffuso della cura!

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  2. @Enzo Sanfilippo: grazie di cuore del tuo commento, che sottoscrivo.

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