Palermo – Con sessantuno siti, l’Italia detiene il primato mondiale di luoghi riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità e precede la Cina e Germania che ne contano rispettivamente sessanta e cinquantacinque.
La Sicilia, insieme alla Campania, con sette siti Unesco è la quarta regione italiana, dopo la Lombardia che ne ha dieci, il Veneto nove e la Toscana otto. Questi i siti Unesco siciliani: Valle dei Templi di Agrigento; Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica; Villa Romana del Casale, di Piazza Armerina; Isole Eolie; Etna; Città tardo barocche della Val di Noto; Arte araba-normanna di Palermo e cattedrali di Cefalù e Monreale.
Non è (ancora) bene patrimonio dell’umanità, ma Selinunte, sulla costa sud-occidentale della Sicilia, in provincia di Trapani, con il suo parco archeologico di circa 270 ettari (che diventano 377 con i siti dipendenti di Cave di Cusa e Pantelleria) è meta turistica suggestiva, di grande interesse storico e paesaggistico-naturalistico. Istituito dalla Regione Siciliana nel 2013, il parco archeologico di Selinunte è il più esteso di tutta l’Europa ed è uno dei maggiori dell’area mediterranea.
Il nome greco Selinùs deriva da (continua su il Punto Quotidiano)
Maria D'Asaro, 10 agosto 2025, il Punto Quotidiano
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