lunedì 2 aprile 2018

Il magico potere del riordino

         A breve la recensione completa del manualetto prezioso della giapponese Marie Kondo Il magico potere del riordino, Vallardi Editore, Milano, 2014, € 13,90). Intanto, un assaggio dalla parte finale del libro (pp. 225-241):

Selezionare le proprie cose e buttare via ciò che non serve è un lungo susseguirsi di decisioni prese sulla base dei propri valori. Abituarsi a buttare affina le proprie capacità decisionali. (…)
E allora, come si sentono le cose che non ci ispirano più nessuna emozione? Io credo semplicemente che vogliano andarsene. Restando inutilizzate in un cassetto, sanno perfettamente che non vi procurano più nessuna gioia.

Ogni cosa che possedete vuole esservi utile. Anche se la butterete via o la brucerete, si lascerà alle spalle un’aura di “chi ha voluto rendersi utile”. Non più prigioniera della sua forma reale, si muoverà nell’universo sotto forma di energia, facendo sapere alle altre che voi siete speciali, e tornerà da voi nelle sembianze di un oggetto che sarà più utile alla persona che siete adesso, e vi offrirà una felicità maggiore (…) Tutto quello che lascerete andare tornerà nelle stesse quantità, ma solo quando sentirà il desiderio di tornare da voi. Per questo motivo, quando buttate una cosa (…) salutate quelle cose con gioia.
(…)
Scegliete le cose che vi rendono felici e fate tesoro di ciò che è davvero prezioso nella vostra esistenza.
(…)
Riordinare non è obbligatorio. Non morirete se la vostra casa è in disordine. Ma forse voi desiderate ardentemente cambiare la sua situazione attuale, resettare la vostra esistenza, migliorare il vostro stile di vita, trovare la felicità, brillare. (…) 
Tutto ciò che dovete fare è sbarazzarvi di ciò che non vi tocca le corde dell’anima. Non c’è nessun modo più semplice per soddisfare il vostro cuore.

3 commenti:

  1. Ogni tanto, molto di rado, metto in pratica i consigli della Kondo. Effettivamente ci si sente meglio. Ma per molti oggetti non riesco a essere così implacabile... e li lascio lì, perché magari, anche se di brutti momenti, sono pur sempre ricordi.

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  2. Per fortuna, in molte città - Palermo compresa: vedi locali della Fiera del Mediterraneo - ci sono i ragazzi di "Emmaus " cui regalare ciò che non serve più (se è ingombrante, vengono a ritirarlo gratis con il loro automezzo) ed essi lo rivendono a prezzi 'politici' sia per autofinanziarsi che per finanziare progetti di solidarietà internazionale. E' veramente la quadratura del cerchio: case sgombre, niente spreco !!!

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  3. Questo tuo post, il titolo "Il magico potere del riordino" mi suona come un appuntamento che evito. A volte è come un ricominciare daccapo e se il dolore è l'unica cosa che ci resta del passato inconsciamente lo tratteniamo insieme agli oggetti per non dover riprendere una strada che non conosciamo.
    Sono complicati i nostri pensieri, i miei lo sono.
    Devo disimparare e imparare a: "Scegliete le cose che vi rendono felici e fate tesoro di ciò che è davvero prezioso nella vostra esistenza."
    Grazie per questo "prezioso" suggerimento (che va davvero messo in pratica).

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