(foto RiccarDOC) |
Ieri sera, nella chiesa di san Francesco Saverio a Palermo, liturgia di riconciliazione: con se stessi, col prossimo, con Dio (per chi crede).
Tra le suggestioni della liturgia - incentrata sull’importanza della parola e preparata con cura amorevole da Giuseppe, Ornella, Teresa, Rosalba, Claudia, Massimo, i "ragazzi del coro" - ecco questi brani:
Tra le suggestioni della liturgia - incentrata sull’importanza della parola e preparata con cura amorevole da Giuseppe, Ornella, Teresa, Rosalba, Claudia, Massimo, i "ragazzi del coro" - ecco questi brani:
Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. Ne esistono alcune di fronte alle quali mi inchino (…). A volte ne scrivo una e la guardo, ne fisso la forma, i contorni, fino a quando comincia a splendere e non c’è zaffiro al mondo che ne possa uguagliare la luce
(Emily Dickinson).
Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo
(Buddha).
Le parole sono eterne. Pronunciandole, scrivendole, sii consapevole della loro eternità
(Gibran).
Mantieni i tuoi pensieri positivi perché i tuoi pensieri diventino parole. Mantieni le tue parole positive perché le tue parole diventino i tuoi comportamenti
(M. Gandhi).
Signore, Tu non fai mancare la tua Parola ai nostri giorni. Con essa ci affidi la responsabilità di sostenere i fratelli, di aiutarli a sognare, nonostante le difficoltà, e a farlo noi stessi assieme a loro. Ci inviti a lasciarci guidare da visioni alte e ad abbandonare progetti di piccolo cabotaggio.
Donaci il tuo Spirito, Signore, perché cresca in noi la capacità di discernimento, la disponibilità al rinnovamento e l’ar-dire per progetti significativi.
Tu hai bisogno di uomini e donne che abbiano forza di donarsi e capacità di collaborare; che sappiano guardare avanti con occhio penetrante e vivace; disponibili a vivere relazioni leali.
Abbiamo bisogno di contribuire a rendere questo nostro ambiente - con le nostre scelte - uno spazio abitato da persone disposte a camminare e a credere alla missione di Cristo, senza chiudere gli occhi sulle miserie umane.
Donaci il gusto della libertà nel servizio, della carità nel giudizio, del distacco da interessi personali, della lealtà nelle parole e nelle relazioni. Amen (Don Nunzio Galantino)
Le mie parole
Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese.
Sono nuvole sospese gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese.
Sono gocce preziose indimenticate
a lungo spasimate e poi centellinate.
Sono frecce infuocate
che il vento o la fortuna sanno indirizzare.
Sono lampi dentro a un pozzo,
cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato.
Sono foglie cadute promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate.
Sono note stonate sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate.
Le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate…
Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare.
Sono giocattoli e zanzare,
sabbia da ammucchiare, piccoli divieti a cui disobbedire.
Sono andate a dormire
sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare.
Sono notti interminate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole.
Sono questo le parole
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose.
Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire.
Le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti, risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate…
spade, fendenti al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate.
(S. Bersani)
Le mie parole per … difendere un diritto
Le mie parole per … dire-bene del mio prossimo
Le mie parole per … manifestare i miei bisogni
Le mie parole per … stabilire verità
Le mie parole per … creare relazioni autentiche
Le mie parole per … fare compagnia
Le mie parole per … accogliere
Le mie parole per … trasmettere entusiasmo
Le mie parole per … addolcire un dolore
(Tutti!)
Ma che bel post, grazie per questo viaggio infinito di parole !!!
RispondiEliminaBuona vita cara Maruzza luminosi giorni ai tuoi cari e a tutti voi cari lettori di questo garbato blog !!!
Cosmoabbtacci !!!
La parola è importantissima può cambiare il mondo, può aprire verso nuovi orizzonti e aprire i cuori alla libertà. Bellissima le citazioni di Gibran e di Gandhi. Mi piace molto il brano di Bersani, lo conoscevo.
RispondiEliminaNon avrei saputo inserirla in un contesto migliore, quella foto, così come la bella canzone di Bersani, che non conoscevo. E avrei voluto esserci, ad ascoltare tutte le profonde parole che riporti: dev'essere stato un momento davvero toccante... Grazie per averci degnamente reso partecipi, Maruzza. Buona serata.
RispondiEliminaE' vero. Le parole possono aprire o negare mondi (di significato, di relazione, di affetti). Il linguaggio è la nostra casa. Buona Pasqua a te Maria e a tutte le persone a te care.
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