Paul Klee: Mito floreale (1918) |
Nel quartiere, si incontra ogni giorno: nel giardinetto di una villetta o a passeggio, nella strada vicina. Una lei alta e magra, intorno ai trent’anni, con un cappotto rosso vivo. Viso triangolare, zigomi marcati, grandi occhi bruni, di una particolare bellezza, indecifrabile e altera. Se fa freddo, ha un berretto viola sui capelli castani. Tra le dita, una sigaretta.
Colpisce il suo sguardo: severo, corrucciato, assorto, a distanza siderale dal resto del mondo. La donna ha sempre a fianco un cagnone nero, un rottweiler o qualcosa del genere. Al cane, lei parla di continuo a voce bassa: senti il suono delle parole, ma non ne capisci il significato.
A volte, a loro si accompagna un uomo, più alto di lei, dallo sguardo protettivo e sicuro. Quando c’è, è lui a tenere con forza il guinzaglio. E, con un’antica forza gentile, sembra proteggere un segreto di cui è cavaliere e custode.
Maria D'Asaro
Momenti di presente che , forse, ci ricordano tempi passati.
RispondiEliminaUna istantanea che ha il fascino un po' misterioso degli "altri tempi".
@Costantino: grazie della tua visita e del gentile commento. A presto e saluti cordiali.
EliminaBe, il mistero mi intriga si potrebbero scrivere tante storie ma, chi sarà ??? Nemmeno il coccodrillo lo saprà !
RispondiEliminaCerto che la descrizione che hai fatto è già qualcosa per cominciare un bel racconto.
Cosmoabbracci cara Maruzza, complimenti per il dipinto come sempre adatto a questo film di parole.
@Pippi: grazie di esserci, carissima Pippi. E dell'affetto cordiale con cui commenti. Cosmoabbracci!
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