giovedì 5 dicembre 2019

Che fatica essere donne ...

                 Nel pullman Palermo-Catania, la donna che sale all’ultima fermata cittadina riesce a sedersi solo grazie alla disponibilità di una signora che sposta il suo bagaglio. Tra le due donne, si stabilisce una corrente di simpatia: le signore si scoprono entrambe docenti e chiacchierano della Germania, dove l’una risiede e dove l’altra si è recata in vacanza. Davanti a loro siedono due uomini che tengono reclinati gli schienali dei sedili sino a farli quasi arrivare alle gambe delle signore.
                Alla garbata richiesta di una delle donne di raddrizzarli un po’, uno farfuglia qualcosa, e rimane immobile, l’altro raddrizza di qualche millimetro lo schienale. Ma, mentre compie l’inutile operazione, lancia in diagonale a una delle signore una rapida occhiata che è un misto di stizza, odio e disprezzo. Alla fine del viaggio, nelle due donne il peso di una stanchezza doppia: quella delle ginocchia e quella interiore, frutto dell’ennesimo gratuito sopruso maschile.

Maria D'Asaro

4 commenti:

  1. Sopruso dovuto anche a maleducazione e infame senso di superiorità.

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  2. "Che fatica essere donne"... ironicamente riecheggiando la fatica di essere uomini della canzone di Sergio Endrigo. E forse anche l'Arca di Noè non è casuale: metafora di un viaggio che dovrebbe poter salvare da tutti i diluvi (anche dai soprusi maschili). Un abbraccio.

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    1. @Rossana: purtroppo la consapevolezza dell'uguaglianza di tutte le anime, a prescindere dai corpi che le incarnano, è ancora assai lontana dall'essere recepita dall'umanità ... Un abbraccio affettuoso.

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