Palermo – Caro 2021, mancano ormai pochi giorni al tuo arrivo. Sei atteso con trepidazione e speranza, perché nel 2020 la dolorosa sorpresa della pandemia ci ha fatto precipitare nel buco nero di una fragilità imprevista, piena di ansia e paura. A pensarci bene però dovremmo essere grati anche all’anno che ti ha preceduto perché, se siamo qui ad aspettarti, vuol dire che abbiamo avuto in sorte il dono di essere ancora nel grande cerchio visibile della Vita.
A te, che entri nella Storia attraverso la porta misteriosa del Tempo, chiediamo aiuto per realizzare alcune possibilità:
Vorremmo innanzitutto che ci spronassi a salvare la Natura: nessun futuro sarà possibile se non adegueremo il consumo delle risorse ambientali a quanto Madre Terra può sopportare. Aiutaci quindi a diventare uomini e donne capaci di cura: intanto verso la nostra casa comune, poi verso noi stessi, i nostri figli e nipoti, i più deboli, e anche nei confronti dei nostri fratelli animali. Rendici capaci di dare una mano e di fare gesti concreti verso chi ne ha bisogno; con una cura speciale per chi è solo e per chi ha perso i propri cari proprio nel 2020.
Illuminaci poi nel distribuire in modo giusto ricchezze e lavoro: non è umano che nel 2021 ci siano ancora tante persone disperate perché – con o senza pandemia - non possono guadagnarsi da vivere onestamente e con dignità.
Donaci allora la saggezza della mente e del cuore, per prendere la decisione giusta al momento opportuno, per pronunciare i sì e i no utili a noi stessi e alla società; quella saggezza che ci rende forti e umili insieme, tenaci nel perseguire una buona meta e resilienti nelle difficoltà.
Per favore, se possibile, concedici il dono della salute, mai tanto apprezzato e gustato come adesso. E con la salute e il controllo dell’epidemia, fa’ che tornino i viaggi e soprattutto gli abbracci. Ecco, proprio queste due forme diverse di contatto con gli altri – i viaggi, incontro con l’esterno, gli abbracci, segno della vicinanza intima e affettuosa – sono forse le dimensioni che ci sono mancate di più nel 2020 e che vorremmo recuperare al più presto.
In ogni caso, qualsiasi cosa accada, donaci la forza di sorridere e vivere in armonia con la leggerezza dell’anima e del cuore di cui parlava Italo Calvino.
Ma ecco che, mentre ricevi il testimone dal 2020, dietro la barriera invisibile del 31 dicembre intravediamo il tuo sguardo sibillino e sfuggente: appena nato, cominci a svanire anche tu, lasciando un minuscolo frammento in ciascuno. Caro 2021, in realtà il nostro futuro sarà buono per l’ambiente, pieno di cura, lavoro, saggezza, di salute e di pace, di viaggi, abbracci e sorrisi solo se ognuno sarà il grembo fecondo di queste scintillanti possibilità.
Maria D'Asaro, 27.12.2020, il Punto Quotidiano