venerdì 4 giugno 2021

150 parole per Patrick e Giulio

      Sarà perché Patrick ha la stessa età di suo figlio. Sarà perché il suo sorriso intelligente le richiama quello di Giulio, orribilmente spento in quello stesso Paese. Sarà che non accetta che un giovane uomo possa essere imprigionato, ormai dal 7 febbraio 2020, solo perché ha criticato l’operato del governo egiziano. L’ingiusta, lunghissima e feroce detenzione di Patrick è diventata per nostra signora l’emblema di tutta l’assurda violenza del mondo. 
      Vorrebbe un sussulto di umanità e dignità nelle forze politiche del suo paese: anche solo un interrompere urbanamente i contatti, come si fa quando la persona che pratichiamo sta facendo del male.  Teme però che la ragion di Stato non muoverà un dito. 
     E allora sogna che, ad abbattere la porta di quella prigione, ci siano tutte le donne italiane. Madri, zie, nonne, sorelle: ci inventiamo qualcosa perché Giulio abbia giustizia e il sorriso di Patrick non muoia per sempre?

Maria D’Asaro


2 commenti:

  1. E' una barbarie compiuta dal Potere e nessuno protesta.

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    1. @Gus O.: grazie per il riscontro. Mi dispiace tanto per il silenzio delle Istituzioni, della politica e per la sostanziale indifferenza dell'opinione pubblica.

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