martedì 25 gennaio 2022

La città ferita

     Sarà, come si dice da queste parti, 'u malu chiffari’, l’avere a disposizione quella porzione di libertà che permette di bighellonare mentre si deposita il sacchetto di immondizia (piccolo, uno a settimana, grazie all’impegno di riciclare il più possibile).
    Così nostra signora annusa l’aria e si guarda in giro. A due passi da casa, nota delle ferite nell’asfalto, da attenzionare per non cadere: piccole buche, in corrispondenza di enormi rimorchi di camion lasciati spesso lì a parcheggiare. Pare siano lori i responsabili dell’asfalto danneggiato.  E’ evidente che quei bestioni non dovrebbero essere parcheggiati lì, in una pubblica via. 
     Ma quante cose non permesse diventano lecite, e impunite, nella sua bella e infelice città? Nostra signora macina pensieri tristi, tornandosene a casa: finché giunta e sindaco non si daranno una mossa per far rispettare le leggi e controllare il territorio, dal centro alle periferie, la sua non sarà una città normale.

Maria D'Asaro


3 commenti:

  1. Forse il sindaco è un amico e lascia correre.

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  2. Città troppo indaffarate, di un lavoro autostradale. Sindaco, Vigili urbani, tutti pensano un'altro appalto da dare a compari .........

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  3. Prima del rispetto delle leggi, sarebbe opportuno insegnare al Sindaco ed a tutti gli uomini in generale che dovessro mai ricoprire incarichi di responsabailità, il rispetto per questi luoghi di periferia,

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