venerdì 15 dicembre 2017

La legge e i kapò

      In una palestra palermitana, con mossa imperiosa e furtiva, un signore sottrae l’ultimo materassino a una signora, che ripiega su un telo alla buona. Che sciocchezza, direte. E’ vero, è una sciocchezza; ma siccome la signora ha letto Primo Levi, talvolta ripensa ai lager di Auschwitz e le viene la paura di possibili lager futuri; e su come una guerra, una calamità o leggi crudeli e ingiuste manderebbero in rovina i rapporti sociali.  Levi ricorda infatti che, in ogni uomo, il confine tra la persona perbene e l’omicida per fame o necessità è davvero sottile. Ci rammenta poi Foscolo, nei “Sepolcri” che solo: «Nozze, Tribunali ed Are diero (permisero) alla umane belve esser pietose di se stesse e d’altrui.» Non stanchiamoci, allora, di mantenere la pace, di promuovere la giustizia sociale, di controllare la qualità delle leggi. Perché nessuno si trasformi dall’innocuo vicino della porta accanto in uno spietato kapò.
                                                                                                                                     Maria D'Asaro

(150 parole da Palermo,  con l'auspicio che "100NOVE" possa riprendere le pubblicazioni)

La foto ritrae alcuni internati omosessuali, riconoscibili dal triangolo rosa, nel lager di Sachsenhausen, nei pressi di Berlino, nel 1938. Nei campi nazisti, oltre agli ebrei, furono uccisi omosessuali, prigionieri politici, rom, disabili e testimoni di Geova. Anthony Potter Collection/Getty Images.

Ringrazio Rossana Rolando che mi ha segnalato quest'ottimo video: Hanna Arendt ci fa riflettere sulla "banalità del male" e sull'importanza che ogni essere umano non abdichi al pensiero e allo sforzo di discernere il bene dal male:

3 commenti:

  1. Richiamo molto opportuno. Penso anche a "La banalità del male" della Arendt. In particolare segnalo questo video che ho fatto vedere ai miei alunni (lo scorso anno) e che li ha molto coinvolti (ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=PEFP73paZ-I). Un caro saluto, Rossana.

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    1. Grazie, Rossana. Le riflessioni di Hanna Arendt sono così significative che ho inserito il video nel post. Saluti cordiali.

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  2. Per uno che sottrae il materassino, capita che ce ne sia un altro in fila con te alle Poste che ti cede il suo numerino e ti lascia passare avanti... E' intanto un bene che gli screanzati siano in numero circoscritto, ma - come bene sottolinei - non bisogna mai smettere di lottare per ridurlo il più possibile. Ottimo articolo, grazie Maruzza!

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