Ilaria, perchè scrivi con la matita? – Non voglio sciupare la penna, professoressa. – La motivazione potrebbe apparire ridicola: ma Ilaria tenta in ogni modo di risparmiare, visto che in famiglia sono in sette tra genitori e figli, e papà ha perso il lavoro.
Palermo è piena di poveri; quella con cui spesso si viene oggi a contatto è una povertà nascosta e dignitosa, a volte persino eroica. In una società il cui imperativo è essere belli, ricchi e vincenti, talvolta la nuova povertà ha pudore o paura a mostrarsi, quasi fosse una colpa, una lebbra di cui vergognarsi. E allora sono le sfumature a mostrarcela: ad esempio, uno sguardo goloso al panino con prosciutto crudo perché se ne sconosce il sapore, abituato solo alla mortadella; o la disperazione in farmacia perché un farmaco importante non è prescrivibile.
Cosa aspettano politica ed economia a trovare un rimedio per quest’ennesima dolorosa pandemia sociale?
Maria D’Asaro
(sperando che "100NOVE" possa presto riprendere le pubblicazioni)
Quanta sofferenza nascosta... Un caro saluto.
RispondiEliminaCosa aspettano…. nulla se neanche sanno e si interessano a questi problemi, pensa come è messo il nostro Paese.
RispondiElimina@Rossana e Daniele: è triste e scoraggiante vedere come la politica sia mille miglia lontana dalle sofferenze delle persone. Un caro saluto.
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