Palermo – Perché rimaniamo quasi sempre inerti mentre i ghiacciai si sciolgono, alluvioni e siccità devastano vari territori, gli oceani e i mari si riscaldano, la biodiversità si riduce? Perché di fronte all’incontestabile cambiamento climatico né i singoli né le istituzioni politiche fanno qualcosa di significativo per contrastarlo?
Lo aveva già spiegato, nel suo saggio del 2019 Possiamo salvare il mondo prima di cena, il giornalista americano Jonathan Safran Foer, che scriveva: “Il nostro sistema d’allarme non è fatto per le minacce concettuali e continuiamo a vivere come se niente fosse.” “Continuiamo a sentire lo sforzo di salvare il nostro pianeta come una partita fuori casa di metà campionato”.
Ce lo rispiega oggi Matteo Motterlini, Direttore del Centro di Epistemologia sperimentale dell’Università san Raffaele di Milano, nel suo testo Scongeliamo i cervelli, non i ghiacciai (Solferino, Milano, 2025).
Ecco le sue parole nell’intervista rilasciata ad Alessia Mari il 30 settembre scorso, al Telegiornale della scienza Leonardo: “Noi abbiamo un cervello progettato per reagire a sfide concrete, immediate e fa molta fatica ad affrontare un problema (la crisi climatica) che è invece lento, insidioso, che si svolge su un arco temporale molto lungo.
Il nostro cervello si è evoluto per sopravvivere nella savana, per reagire e scappare istantaneamente da un predatore. Oggi invece siamo chiamati a una sfida molto difficile: agire subito per qualcosa che accadrà domani o nel futuro”.
Proprio come nella celebre metafora della rana bollita, rischiamo di restare immobili in una pentola che si scalda a poco a poco, senza attivare il nostro sistema d’allarme. Infatti, tale ‘miopia temporale’ è proprio uno (continua su il Punto Quotidiano)
Maria D'Asaro, 12 ottobre 2025, il Punto Quotidiano
Molti negano ancora il cambiamento climatico, informandosi poco. Abbiamo ancora poco tempo, gli eventi estremi sono diventati molto comuni.
RispondiEliminaLa celebre metafora della rana bollita confesso che non la conoscevo. Ne sentii parlare durante la pandemia. Brutta fine ha fatto. Mi auguro che non capiti anche a noi, anche se.... 💚👋
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