venerdì 10 ottobre 2025

Caro papà...

      Caro papà,
mi sono sempre inorgoglita e commossa guardando l’onorificenza di Cavaliere del lavoro che ti è stata conferita il 30 dicembre 1952, quando eri sindaco - integerrimo - di Giuliana: onorificenza firmata da Alcide De Gasperi e Luigi Einaudi, allora rispettivamente Capo del governo e Presidente della Repubblica.
       Tempi lontanissimi, direbbe Francuzzo Battiato: ad averceli oggi un De Gasperi e un Einaudi… Ad avercelo oggi ancora un sindaco e un padre come te…
    Quasi quasi mi vergogno a confessarlo: mi manchi… 
    Sarebbe bello parlare ancora con te di politica, come facevamo sempre quando eri vivo. 
Sei morto neppure due anni dopo la caduta del muro di Berlino e lo scampato golpe militare nell’ex Urss, ancora governata da Gorbaciov. Quando ci eravamo illusi di essere entrati in una irreversibile e luminosa era di concordia e di pace.
     Invece, subito dopo, la prima guerra del golfo, l’atroce carneficina nell’ex Jugoslavia, la seconda guerra del golfo, l’Afghanistan, l’11 settembre, i massacri in Cecenia e in mezzo continente africano… 
E l’altro ieri la guerra tra Russia e Ucraina: due nazioni sorelle, con la stessa religione, con una storia intrecciata… Intanto da anni, amplificato orribilmente dal 7 ottobre 2023 all’altro ieri, l’orrore in Palestina.
Questi misfatti non li hai visti. O forse li conosci anche tu, ma da posti lontanissimi, da un’altra dimensione?
    Due giorni dopo l’11 settembre ti sei risparmiato, su questo piano di coscienza, il dolore per la morte prematura della tua seconda figlia, la dottoressa Sally che tanto amavi…
Così, andata via all’improvviso anche la mamma un anno prima, di noi quattro qui sono rimasta solo io.  Chissà se mi guardi da lassù…
     Sono un pochino emozionata perché da qualche settimana è uscito il mio secondo libro: https://www.lafeltrinelli.it/lettere-a-bambino-poi-nato-libro-maria-d-asaro/e/9788893633574
È un romanzo,  in dialogo con Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci, con tanti interrogativi sulla maternità… chissà se ti sarebbe piaciuto…
    Chissà se oggi saresti contento di me: per certi aspetti sì, per altri meno… 
Sicuramente ameresti immensamente Irene, Riccardo e Luciano e giocheresti a dama e a scacchi con Alessandro e Davide…
      Ti voglio tanto bene, dovunque tu sia. E, per favore, sorridimi e incoraggiami ancora.

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