E dunque sembra che parte del mondo cattolico consideri con fastidio il portamento sessuale del signor B. Quello che resta oscuro – per le anime semplici come chi scrive – è che cosa, nel corso degli ultimi vent´anni, il suddetto mondo cattolico abbia pensato di tutto il resto: dell´accumulo di potere, dello sfoggio di ricchezza, dei mercanti nel tempio, dell´umiltà ignorata, delle leggi piegate a interessi privati, della comunità mercificata, dell´ingordigia lodata, della sobrietà dimenticata. C´era forse qualcosa di evangelico, nella parabola del signor B? Qualcosa di pio nei suoi palinsesti? Qualcosa di salvifico in lui medesimo, come ebbe a dire nei suoi giorni estremi il povero Baget Bozzo? Possibile che per tanti cattolici sia sempre e solo il sesso, a produrre sobbalzi etici, ripensamenti morali? Non era già abbastanza anticristiano un signore venuto al mondo per santificare i quattrini e la pacchianeria del potere, banalità per altro già arcidiffuse? C´entrava qualcosa con De Gasperi? Con Sturzo? Con il cristianesimo sociale, con lo scoutismo austero, con il pallore delle suorine, con i canti ciellini? Sono stati muti e sordi per vent´anni. Li ha risvegliati uno sfarfallio di mutande.
26/07/2009 La Repubblica
26/07/2009 La Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento