venerdì 19 aprile 2024

Il complottismo: una nuova forma di pensiero religioso?

Mavka e la foresta incantata
     Il saggio di Tobia Savoca Narrazioni diversive è un testo assai intrigante e interessante. Lo recensirò a breve. Ne propongo intanto qualche assaggio.

"Popper (1945) sostiene che il complottismo sia una forma moderna di superstizione, un mito che permette di giustificare la realtà. (…) Il sentimento complottista è qualcosa di assimilabile a uno ‘slancio religioso’ : quell’impressione nelle persone che «non può essere tutto lì quello che c’è». Risulta rassicurante sapere che di fronte e tristi e sconvolgenti eventi «c’è dell’altro» che possa giustificare l’assurdità dell’accaduto. E di eventi tristi e sconvolgenti, in una parola eventi di crisi, siamo sempre più abituati. «Nulla accade per caso».
   Può sembrare paradossale ma proprio oggi che le Grandi Narrazioni (la religione e le ideologie) sembrano scomparse, tanto che si parla di contesto post-ideologico, il bisogno di schemi interpretativi, di senso e di spiritualità si fanno sempre più forti. Non conoscete nessuno che sia un po’ scaramantico, che faccia discorsi da hippie sull’energia delle persone o dei luoghi, su vie personali all’illuminazione, o che creda all’astrologia? Tranquilli, non si tratta necessariamente di complottisti.
Grazie alla scienza e alla tecnica, negli ultimi due secoli abbiamo avuto la presunzione di spiegare tutto e gestire tutto, cancellando tutto quello che di spirituale, romantico è presente in noi e nella realtà. (…) 
  
    C’è chi sostiene che la razionalità abbia portato a un «disincanto del mondo» (Weber, 1918) e all’ «esaurimento del regno dell’invisibile» (Gauchet,1985) sotto la spinta della grande capacità, da parte della scienza e della tecnologia, di penetrare l’imperscrutabile spazio, tanto microscopico, quanto universale. 
     C’è chi invece, sostenendo che assistiamo da più di vent’anni a un grande ritorno del fenomeno religioso e di una sua sublimazione, ha parlato di «reincanto del mondo». Non è vero che non ci sia più nulla da spiegare, da scoprire e nulla di cui «incantarsi». La scienza e la tecnica non sono sufficienti a soddisfare in tutto la brama di conoscenza e di piena realizzazione dello stare al mondo, dell’esserci. Il complottismo, come pensiero religioso, fa parte di questo movimento di «reincanto del mondo» (Taguieff,2005)
   Mai come oggi vanno di moda medicine alternative, spiritualismo orientale, naturismo e misticismo new age. Non è un caso che alcuni acuti intellettuali abbiano rintracciato una forte accelerazione del complottismo negli ambienti legati alla cultura new age.  Wu Ming, analizzando il fenomeno di QAnon, ovvero uno dei movimenti che ha portato all’assalto del Campidoglio il 6 gennaio 2021, ha sottolineato una forte convergenza tra il pensiero cospirativo di destra e lo spiritualismo New Age, della wellness, delle medicine e spiritualità alternative.
   Questa commistione tra cospirazionismo e spiritualità, oggi denominata ‘conspirituality’, era stata in qualche modo predetta da Umberto Eco. E se andiamo a guardare ancora più indietro nel tempo, queste contaminazioni hanno già importanti precedenti europei. Il misticismo nazista della Germania affondava le sue radici nel movimento Völkisch, il quale a sua volta mescolava teosofia e occultismo, promettendo una reintegrazione dell’uomo con la natura che la modernità aveva separato.
    Questa sensibilità politica univa spiritualità individuale e razionalità politica dando significato a un progetto che mirava a cambiare una società distrutta dagli effetti della rivoluzione industriale. In tempi più recenti invece possiamo notare questa convergenza tra cospirazionismo e fondamentalismo religioso sia tra i ranghi di un certo cristianesimo americano sin dai tempi della Guerra fredda, che tra i ranghi di un certo islamismo."

Tobia Savoca Narrazioni diversive Diogene Multimedia Bologna 2023, pagg.40-42

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