Egregio dottor Falcone,
oggi non c’ero al corteo che ogni 23 maggio commemora la strage che a Capaci ha ucciso lei, sua moglie Francesca Morvillo, i poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.
Non c’ero perché l’età avanza, perché ero perplessa sull’organizzazione… ma non c’ero soprattutto perché nel pomeriggio ero in un carcere della città a parlare di lei, di Peppino Impastato, di impegno civile, ma anche di poesia e letteratura…È stata letta insieme la poesia di Peppino Lunga è la notte e poi la splendida poesia/invocazione di Umberto Santino Ricordati di ricordare: Ricordati di ricordare coloro che caddero lottando per costruire un’altra storia e un’altra terra ricordali uno per uno perché il silenzio non chiuda per sempre la bocca ai morti e dove non è arrivata la giustizia arrivi la memoria e sia più forte della polvere e della complicità.
C’ero diversamente, caro dottor Falcone…
Maria D'Asaro
Antonio Montinaro
Fanno paura questi sorrisi in foto, spezzati. Fa paura l'idea che non sia bastato il loro sacrificio, che la mafia non abbia semplicemente più bisogno di eplosivo. :(
RispondiElimina@Franco: hai ragione...fanno paura e un'immensa, inconsolabile tristezza.
EliminaCara Maria, le tue parole mi commuovono
RispondiElimina@Giovanna: grazie... generosa e affettuosa, come sempre.
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