Quello che mi serve per vivere l’ho imparato all’asilo.
Ecco cosa ho imparato: dividi tutto, non barare; non picchiare; alla fine rimetti sempre le cose al loro posto; pulisci quello che sporchi; non prendere le cose che non sono tue; chiedi subito scusa se ti capita di fare male a qualcuno; lavati le mani prima di mangiare; i biscotti caldi e il latte fanno bene; ogni giorno fa’ un po’ di tutto: impara qualcosa, pensa un po’; disegna e dipingi qualcosa; canta almeno una canzone; danza, gioca e lavora anche un po’.
Quando vai per strada stai bene attento; tieni sempre la mano a qualcuno a cui vuoi bene e state vicini.
Vivi con gioia il meraviglioso.
(liberamente tratto da: Racconti per il cambiamento, di Margaret Parkin)
Dovrebbero istituire periodici corsi di aggiornamento: da adulti tendiamo a dimenticare quelle sacrosante linee guida, o peggio, pensiamo che la trasgressione sia una furba via d'uscita... A me l'asilo piaceva, ci tornerei molto volentieri. Ricordo un bimbo maleducato che si dimenava e strepitava sempre. Probabile che ora occupi una sedia in Parlamento... Carinissimo, postato con il cuore. Ciao, buon Agosto.
RispondiEliminaCaro DOC: sono lieta del tuo apprezzamento. Io ci ho messo un pò di tempo per capire che quello che facevo all'asilo è importante quanto quello che ho fatto all'università. Un abbraccio, buon agosto anche a te.
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