sabato 6 aprile 2013

Minoranza assoluta



    Ecco tre episodi accaduti qualche giorno fa nelle strade di Palermo. Primo: mentre un nostro conoscente attraversa sulle strisce pedonali, gli si affianca un automobilista e gli dice irritato: - Annacati – cioè “sbrigati”. Secondo: in viale delle Scienze, mio figlio nota una signora che, dentro la sua auto posteggiata, abbassa il finestrino e getta per terra una cartaccia. Il ragazzo la raccoglie, deponendola nel vicino cestino. Al che la signora  inveisce, dicendo: - Se lei è così civile, perché non pulisce tutta la strada? – Mio figlio ribatte che, comunque, non è operatore ecologico. Terzo: mentre guido in via Oreto, una signora mi sorpassa suonando il clacson e invadendo la corsia degli autobus. Trenta metri dopo, si rimette a forza nella carreggiata corretta, al sopraggiungere di un’automobile della polizia. Condivisi  questi episodi, con mio figlio abbiamo concluso che da questa Palermo arrogante bisognerebbe fuggire: è dura essere a vita minoranza assoluta.
                                          Maria D’Asaro  (“Centonove”, 05.04.2013)

10 commenti:

  1. Se ti può consolare, hai raccontato tre piccoli episodi che si ripetono giorno dopo giorno in ogni città e in ogni paese d'Italia.
    Non sarebbe più sufficiente fuggire da Palermo, bisognerebbe avere la possibilità di fuggire dall'Italia.
    Con la non certezza che altrove, dovunque in questo mondo, le cose sarebbero diverse.
    E, comunque, meglio essere minoranza educata che maggioranza stupidamente prepotente.
    Ciao, Marù, buona domenica.

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  2. Concordo con il commento precedente; in Italia è così praticamente ovunque, anche qui nel nord. Bisognerebbe davvero andare all'estero. Il cambiamento incomincia dal cervello. Per questo qui nulla si muove.
    A presto :)

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  3. Come ti dice gatto nero, inutile camhbiare città, cambieresti solo il dialetto degli insulti. Non credere che qui vada meglio.
    In un civile capoluogo toscano è normale parcheggiare in doppia fila, andare in bicicletta a tutta birra contromano, parcheggiare nel posto riservato agli invalidi, piazzarsi a chiacchierare con tre o quattro amiche invadendo un marciapiedi.
    ti dico la verità: io che normalmente sarei educata rispondo spesso con rabbia ai piccoli soprusi, alimentando a mia volta la spirale del dispetto e del disprezzo.

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  4. Episodi che ritrovo anche nella mia città. Puoi cambiare nome della metropoli o della piazza... Purtroppo la sostanza non cambierà.

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  5. Che tristezza. E io che all'estero difendo sempre l'Italia... sigh.

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  6. Infatti, pure io confermo che questi episodi avvengono anche nel "civilissimo" (??) nord Italia.
    Io ODIO, davvero ODIO la gente che butta le cartacce per strada! A volte li vedo buttare dal finestrino dell'auto pacchetti interi di sigarette! Istinto omicida verso queste persone!!

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    1. Vuoti... invece di tenerli in macchina e buttarli a casa, li buttano dal finestrino!!

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  7. C'è poco da meravigliarsi, in un Paese in cui i maleducati si fregiano di ben 5 stelle... Buona Domenica, Maruzza: non smettere mai di credere nella possibilità di un mondo migliore!

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  8. @gattonero: sono d'accordo. Meglio minoranza educata, che maggioranza sguaiata. Buona settimana!
    @Enrico: il cambiamento deve iniziare dentro di noi. Per questo credo nell'importanza di buone politiche educative e nella forza trascinante di piccole comunità capaci di comunicare nuovi stili di vita. A presto!
    @Curly: è difficile mantenere la calma quando la maleducazione impazza, ti capisco. Mi dispiace che anche nella bella Toscana ci siano abitudini incivili. Un abbraccio.
    @Veronica, Vele, Silvia: mal comune non è mezzo gaudio, ma sconforto intero. A presto!
    @DOC: In realtà, caro DOC, so bene che sarà difficile creare un mondo migliore. Credo però che ognuno debba dare il proprio contributo positivo, anche se minoritario. Un abbraccio.

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