Palermo – I fuochi d’artificio connotano momenti significativi come l’ultima notte dell’anno e in molte città, a Palermo ad esempio, sono diventati l’ingrediente immancabile di compleanni, nozze e di altre ricorrenze liete. Sin dalla loro scoperta, avvenuta in Cina prima dell’anno mille, accompagnano infatti feste e celebrazioni. Le esplosioni e la luce dei giochi pirotecnici colorano la notte e continuano a destare attrazione e meraviglia.
Perché lo ha spiegato alcuni mesi fa, ai microfoni del Telegiornale scientifico Leonardo, il professore Antonio Cerasa, ricercatore presso il Centro Nazionale delle Ricerche, dove dirige il Dipartimento di Scienze Biomediche. Il professore Cerasa ha evidenziato che l’elemento sonoro è fondamentale negli spettacoli pirotecnici, in quanto il rumore scuote, ‘sveglia’ l’amigdala, la parte più antica del nostro cervello: “Lo scoppio suscita immediatamente una sensazione di paura, producendo adrenalina. In qualche modo, la sensazione di pericolo ci attrae, induce eccitazione e contribuisce al rilascio di dopamina, neurotrasmettitore del piacere. Siamo attratti dall’adrenalina e dal pericolo che, nel caso dei fuochi pirotecnici, però possiamo controllare. Si tratta della stessa pulsione che induce a vedere i film horror, al cinema… I fuochi d’artificio senza rumore non avrebbero lo stesso effetto. Quindi maggiore è il rumore, maggiore è l’attrazione.”
“Riempire la notte, quindi il buio e l’oscurità, di qualcosa di imprevisto e di così bello – ha concluso il professore Cerasa - ha un legame fondamentale con la gioia, con la celebrazione della bellezza e della festa condivisa. I giochi d’artificio sono fondamentalmente un momento di condivisione, di memoria festosa e collettiva”.
C’è però un’altra faccia della medaglia: la prospettiva cambia radicalmente se si osservano i fuochi d’artificio con gli occhi di un esperto della qualità dell’aria. Ettore Guerriero, specializzato in chimica industriale, ricercatore anche lui all’interno dell’Istituto di Inquinamento Atmosferico del CNR, ha infatti elencato le sostanze altamente inquinanti disperse nell’aria dai fuochi, gas tossici come biossido di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio e anidride carbonica: (continua su il Punto Quotidiano)
Maria D'Asaro, 28 dicembre 2025, il Punto Quotidiano
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