giovedì 11 giugno 2015

Ifigenia: il dramma della modernità

   
      Andare a Siracusa per assistere alle tragedie nella meravigliosa cornice del teatro greco, a mio avviso è un lusso che bisogna concedersi. Imperdibili, in questo 51° ciclo di rappresentazioni classiche, "Le Supplici" di Eschilo per la regia di Moni Ovadia (ne parlo qui) e "Ifigenia in Aulide" di Euripide, per la regia di Federico Tiezzi. L’ottima recitazione di Lucia Lavia (Ifigenia) e di Elena Ghiaurov (che intepreta sua madre Clitennestra) danno smalto e vigore al focus della tragedia: la dolorosa dialettica tra i diritti del singolo (alla vita, alla sicurezza, agli affetti) e il bene della comunità (o quello che si ritiene essere tale); a riprova, ancora una volta, che i classici greci contengono “in nuce” i grandi temi dibattuti poi dalla modernità.   (su Wikipedia  la trama della tragedia)

4 commenti:

  1. @Silvia: prima o poi tu e Mr.Keats dovete concedervi Siracusa e il suo teatro greco! Ne vale la pena.

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  2. Ancora grazie, sono incantata. La cornice naturale d'essere uno spettacolo nello spettacolo. Un bacione per questo regalo :*

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  3. @Santa S: prima o poi, in un prossimo giugno, un fine settimana a Siracusa devi regalartelo! Un abbraccio.

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