A Siracusa, che nella splendida cornice del teatro greco ospita ogni anno da metà maggio a fine giugno le suggestive rappresentazioni classiche, è possibile ammirare anche, in viale Teocrito, delle belle opere di street art.
Qui l’intervista agli artisti, segnalatami da DOC, che ringrazio:
Ecco le mie foto:
Infine, le 150 parole di questa settimana:
Siracusa: applausi al dialetto
Nella trilogia proposta dall’INDA per il 51° ciclo di spettacoli classici al teatro greco di Siracusa, spicca l’edizione originale de “Le Supplici” di Eschilo, per la sapiente regia di Moni Ovadia, che intepreta anche Pelasgo, il re di Argo pietoso verso la richiesta di aiuto delle donne profughe dall’Egitto. Ne “Le Supplici” ha inoltre un ruolo di primo piano il musicista siciliano Mario Incudine, moderno cantastorie della vicenda e autore delle musiche. Così, la tragedia si trasforma in una sorta di musical davvero trascinante e avvincente dove, tranne alcune parti declamate in greco antico, si recita e si canta in dialetto siciliano, con le donne in cerca di asilo che affermano “Megliu muriri ca suppurtari l’omu senza amuri”. Il successo della tragedia dimostra che, se rivisitati in modo brillante e intelligente, anche i classici greci scritti 24 secoli fa possono essere degli “evergreen”, ancora capaci di donarci riflessioni ed emozioni.
Maria D’Asaro (“Centonove”, n.6 del 18.6.2015)
Il Trentino è sicuramente lontano Maria, ma il sogno è per te a portata di mano. Col Teatro di Siracusa stai superbamente omaggiando l'estate :)
RispondiEliminaBuon fine settimana :*
Che bello quando si riesce ad accostare l'arte contemporanea, dei giovani, a quella classica. Altrimenti il nostro paese rischia di sedersi sugli allori e non cercare più niente di nuovo.
RispondiEliminaStreet art. adoro! ottima iniziativa. =)
RispondiEliminaStreet art. adoro! ottima iniziativa. =)
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