Complimenti a Moni Ovadia: da istrione consumato, al teatro greco di Siracusa ci ha offerto un’edizione davvero originale de “Le Supplici” di Eschilo. Infatti, sotto la sua sapiente regia, la tragedia si trasforma in una sorta di musical trascinante e avvincente dove, tranne alcune parti declamate in greco antico, si recita e si canta in dialetto siciliano, con le donne in cerca di asilo che affermano “Megliu muriri ca suppurtari l’omu senza amuri”.
“Zeus, posa i to’ occhi ‘ncapu sta genti, ca supplicanti dumanna aiutu ppi non spusari l’omu parenti. Parti emigranti ppi n’autru statu... ». I versi in siciliano echeggiano fra le pietre millenarie del Teatro Greco siciliano. È l’inizio delle Supplici di Eschilo, ma potrebbe sembrare Andrea Camilleri. È una tragedia, ma si evolve tra il recitar cantando, il recitato e cantate vere e proprie, come delle arie liriche di musiche popolari. «È una sorta di Gatta Cenerentola, con la musica che non si ferma mai, tra ritmi maghrebini, melopea greca e folk, tutta siciliana in versi, dimetri greci e la metrica siciliana dell’ottava rima» spiega Mario Incudine, che si è ritagliato il ruolo a lui consono di cantastorie, una sorta di Eschilo che racconta la tragedia. L’artista ennese è anche l’aiuto di Moni Ovadia, che firma la regia delle Supplici (…). Dall’incontro tra l’autore di Italia talìa e del drammaturgo e compositore musicale è scaturita l’idea di trasformare la tragedia di Eschilo in un “grande cunto”, in cui la musica ha un ruolo portante ed evocativo (da qui).
Un bellissimo reportage : riuscirò ad andarci, forse un giorno, a Siracusa!
RispondiEliminaDeve essere uno spettacolo altamente suggestivo, sia per la location, per la regia, per gli interpreti, per tutto insomma..da vedere ...se fosse più vicino ..ma mai dire mai..
RispondiEliminaGrazie amica mia per questo bellissimo reportage!
Bacio serale!
Lacrimuccia. Grazie per le foto Maria, mi consolo. Dev'essere stato un grande spettacolo. Siracusa e il suo teatro è una meta che un giorno dovrò raggiungere, tra le tante...
RispondiElimina@Costantino, Nella Crosiglia, Santa S.: gli spettacoli al teatro greco di Siracusa sono davvero imperdibili! Vi auguro di cuore di esserci, prima o poi. Un caro saluto a Costantino e un abbraccio a Nella e a Santa (bentornata! Domani ti leggo).
RispondiEliminaIl tuo assaggio di supplì(ci) è delizioso, beato chi ha potuto / potrà saziarsene per intero. Per non parlare del meraviglioso "ristorante" greco all'aperto... Più che 5 stelle una Luna Piena!
RispondiElimina@DOC: grazie del sentito apprezzamento. Un abbraccio.
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