V.Van Gogh: Sala da ballo ad Arlen (1888) |
E’ necessario tener
presente che esiste anche una depressione ‘sana’ (e necessaria!) quando ci si
confronta con le situazioni limite dell’esistenza. Anche se la tristezza
infinita di fronte alle perdite (separazioni, morte, malattia) confina con la
depressione, non deve essere trattata come tale. Anche un giovane terapeuta
distingue la sana depressione di una madre cui è morto il figlio sei mesi prima
(…) e la depressione disfunzionale di una madre che piange, come fosse oggi, il
figlio morto dieci anni prima (…).
Attraversare le sane
depressioni dovute ai limiti anche tragici dell’esistenza fa crescere nella
pienezza dell’essere umani. Quando la depressione è reazione all’infelicità
costitutiva dell’esistenza (e non si somma ad altre gestalt aperte, non elaborate), infatti, compiuto il tempo
necessario per l’elaborazione del lutto, si apre e si trasforma in ‘saggezza
triste’ che permette di incontrare l’Altro nella concretezza dell’esistenza
senza fughe nell’euforia.
Viceversa, negare la
tristezza delle perdite può, a sua volta, produrre depressione ‘patologica’.
Nella postmodernità molte depressioni derivano proprio dal rifiuto della morte
e dal vivere come umiliante sconfitta ogni situazione limite.
(Dal testo Devo sapere subito se sono vivo di Salonia, Conte, Argentino, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani, 2013,€ 16,00. Il brano riportato è tratto dal capitolo: L’improvviso, inesplicabile sparire dell’Altro. Depressione, Gestalt Therapy e postmodernità, a cura di Giovanni Salonia, pag. 185)
You left me - Sire - two Legacies -
A Legacy of Love
A Heavenly Father would suffice
Had He the offer of -
You left me Boundaries of Pain -
Capacious as the Sea -
Between Eternity and Time -
Your Consciousness - and Me -
Mi lasciasti - Mio Signore - due Eredità -
Un Lascito d'Amore
Che basterebbe a un Padre Celeste
Se gli venisse offerta -
Mi lasciasti Confini di Dolore -
Capaci come il Mare -
Fra l'Eternità e il Tempo -
La Tua Consapevolezza - e Io - Emily Dickinson
è sempre lenimento per l'anima leggere il tuo blog, cara Maria.
RispondiElimina@armando caccamo: caro Armando, grazie di cuore del tuo affettuoso apprezzamento. A presto.
EliminaUna distinzione – tra depressioni patologiche e “sane” – pienamente condivisibile e ben delineata, anche negli esempi che porta. Un tema di grande rilevanza sempre, ma soprattutto nella contemporaneità. Grazie. Buon fine settimana.
RispondiElimina@gian maria zavattaro: grazie dell'attenzione e della condivisione. Cordiali saluti. Buon fine settimana.
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