"Il pensiero meridiano […] esiste in forme disperse e talvolta malate e bisogna imparare a cercarlo: lo si può trovare nei nostri sud interiori, in una follia, in un silenzio, in una sosta in una preghiera di ringraziamento, nell’inettitudine dei vecchi e dei bambini, in una fraternità che sa schivare complicità e omertà, in un’economia che non abbia ripudiato i legami sociali.
Lo si può trovare nei sentimenti dove vivono più patrie […] dove la bellezza torna a essere un premio per chi l’ha cercata a lungo e non un diritto di tutti per cui basta pagare”.
"Il Mediterraneo è un pluriverso irriducibile […] e il suo valore sta proprio in questa irriducibile molteplicità di voci, nessuna delle quali può soffocare l’altra. L’esteriorità terrestre dei continenti sta lì a ricordare che la loro differenza non può essere rimossa e che la coesistenza da costruire non si può fondare su una sola legge. Nessuna solarità ci consegnerà chiavi in mano un processo che dobbiamo costruire noi."
(da “Pensare il Mediterraneo, mediterraneizzare il pensiero, di Edgar Morin, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani, 2019, €10: note pagg. 40 e 41, tratte dal testo di Franco Cassano: Il pensiero meridiano)
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