Cara Paola, caro Claudio,
oggi è il quinto anniversario del rapimento che ha poi causato l'uccisione del vostro Giulio.
Da madre, credo che la morte di un figlio sia una dell’esperienze più dolorose per gli umani. In più, voi avete pianto la morte di Giulio non per cause naturali, ma per la violenza criminale di un gruppo di individui. Quindi alla sofferenza già immensa per la morte ‘semplice’, si è aggiunto il dolore per la gratuita ed evitabile brutalità assassina.
Con la morte assurda di Giulio, da quel tragico 25 gennaio 2016, tutti in Italia siamo rimasti più poveri e tristi: privi della sua bella e lucida intelligenza, sbigottiti e straziati dalla crudeltà senza scusanti di alcune persone, appartenenti ai servizi segreti egiziani, che lo hanno seviziato e ucciso.
Vorrei che vi arrivasse il mio abbraccio accorato, dal sud del nostro Paese. E vorrei che il Paese tutto, in un sussulto di senso di giustizia, non si stancasse mai di chiedere la verità ai responsabili.
Siate certi che per Giulio ci sarà sempre un posto speciale nella panchina del mio cuore.
Cari Paola e Claudio vi sono vicina.Spero che giustizia sarà fatta.Un abraccio da una friulana.
RispondiElimina@Olga: grazie della tua affettuosa vicinanza ai genitori di Giulio. Saluti cordiali.
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