Alì al Nimr |
(Lo dico con le parole di Michele Serra, pubblicate su La Repubblica di oggi)
E’ difficile, nell’abbondanza e nella varietà dei crimini di Stato commessi in giro per il mondo, riuscire a fare spicco, attirandosi la compatta repulsione di tutta o quasi l’opinione pubblica mondiale. C’è riuscita l’Arabia Saudita annunciando la condanna a morte (per decapitazione seguita da crocefissione fino ad avvenuta putrefazione: vogliamo commentare?) di un ragazzo di 21 anni, Alì al Nimr, reo di avere partecipato, quando aveva 17 anni, a una manifestazione contro la teocrazia familiare che regge quel Paese, un regime che per l’assurdità intrinseca della sua natura compete solo con la stalino-monarchia della Corea del Nord. Ha spiegato bene lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun (Repubblica di ieri) quanto rivoltante sia l’assassinio che sta per compiersi; e quanto vergognosa l’incapacità dei governi democratici di provare a impedirlo con qualcosa di meno virtuale dei belati di protesta. Come è arcinoto, eccellenti rapporti d’affari con quei ricchi despoti rendono Usa e Europa molto arrendevoli nei loro confronti; al punto di includere l’Arabia Saudita nel novero dei “paesi islamici moderati”, grottesca definizione che annega nel petrolio dignità e diritti. Ma ci sarà pure, accidenti, uno straccio di trattato internazionale (firmato anche dai sauditi!) da far valere, o perlomeno da far presente. Per il poco che serve, questi i due indirizzi mail ufficiali sauditi ai quali inviare la propria indignazione: ambasciata.saudita@ arabia-saudita.it e item@mofa.gov.sa. Su Twitter l’hashtag utile è #freenimr. Molti, nel mondo e in Italia, i siti, i partiti politici e i giornali (come l’Unità) che fanno campagna, basta cliccare Alì al Nimr e si trova un po’ di tutto. Almeno provarci.
Sì, ho firmato anch'io la petizione di Amnesty International, speriamo che serva a qualcosa. Che orrore.
RispondiEliminaGrazie Maria di aver parlato di questo caso mostruoso, che non conoscevo. Fa così male e così paura … anche pensare a quanto siano relativi i valori umani e religiosi del nostro civilizzato occidente. Davvero, da rimanere annichiliti! Cerco qualche modo per firmare, grazie
RispondiEliminaHo firmato su Amesty
RispondiEliminaL'accanimento, la spettacolarità. Quando si dice che "al peggio non c'è fine".
RispondiElimina@bibliomatilda e Santa S: grazie per la condivisione sentita e accorata. Un abbraccio.
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