Questa una sintesi, dalle pagg.185/187:
(…) Quando
si parla di destra religiosa si intende una coalizione informale riunita intorno
a un nucleo di evangelicali[1]
e cattolici (questi ultimi rappresentano circa il 21% degli americani e hanno
voltato al 52% per Trump , con una netta distinzione fra bianchi, 60%, e
ispanici, 26%), con l’appoggio dei più conservatori fra protestanti storici,
ebrei e mormoni. Si tratta di un movimento che ha messo radici nella politica
sin dagli anni Quaranta e si è solidamente organizzato a partire dagli anni
Settanta, in teoria per contrastare la legalizzazione dell’aborto, ma in realtà
per opporsi a una serie di sentenze della Corte Suprema che revocavano l’esenzione
dalle tasse di alcune scuole che discriminavano gli studenti neri.
Nel
1979 il telepredicatore della Southern Baptist Convention Jerry Falwell fondò
la Moral Majority, un movimento che al suo apice raggiunse quattro milioni di
membri, localizzati soprattutto nella Bible Belt[2]
, e che svolse un ruolo fondamentale nell’elezione di Ronald Reagan. (…)
Pat
Robertson , un altro telepredicatore (…) fondò nel 1989 la Christian Coalition
of America, che si affiancò nella
galassia dei movimenti ultraconservatori a due organizzazioni fondate da James
Dobson, il Family Research Council (…) e Focus on the Family. Da quest’ultima organizzazione nacque Love Won
Out, programma di terapia di conversione inteso a riportare gli omosessuali sulla
retta via dell’eterosessualità: un
metodo coercitivo condannato da tutte le organizzazioni mediche e psichiatriche
e sostenuto tra gli altri anche dal vicepresidente Mike Pence.
La
forza politica della destra religiosa è dovuta alla grande capacità di
mobilitazione del suo elettorato, che si presenta compatto alle urne in un
paese dove l’affluenza è sempre piuttosto bassa. Dopo quella di Reagan, anche
la vittoria di George W. Bush dovette molto al sostegno degli evangelicali
bianchi, che nel 2000 votarono per lui al 68% e nel 2004 al 78%.
I
fondamentalisti cristiani attribuiscono una grande importanza all’istruzione.
Considerano le scuole pubbliche un’intrusione dello Stato nella libertà dei
cittadini e intendono sostituirle con scuole private confessionali o con l’istruzione
domiciliare. La percentuale dei bambini istruiti a casa è passata dall’1,7% del
1999 al 3,4 del 2012, con circa il 70% dei genitori che cita motivazioni morali
o religiose per la propria scelta. (…) Trump, durante la campagna elettorale,
ha promesso di favorire la libertà di scelta dei genitori stanziando 20
miliardi di dollari in voucher ed estendendo il contributo dello Stato non solo
alle charter schools (scuole di norma di proprietà privata, generalmente a
statuto non-profit), ma anche alle scuole completamente private, comprese quelle
for profit, e all’istruzione domiciliare. (…) Le scuole private religiose
inserite nel programma dei voucher possono aggirare la sentenza federale che
proibisce di insegnare il creazionismo, ricevendo al contempo un sussidio da
parte dello Stato. Alcune charter schools adottano l’Accelerated Christian
Education, un programma educativo basato sul principio del letteralismo
biblico, che nei suoi libri di testo approva la segregazione razziale, condanna
l’aborto e l’omosessualità, dichiara che l’astinenza è l’unico modo per evitare
l’Aids e sostiene l’esistenza del mostro di Loch Ness come prova contro la
teoria dell’evoluzione. (...)
[1]
(…) Con l’espressione «movimento
evangelicale » ci si riferisce ad alcune
Chiese specifiche – in particolare a quelle sorte dai vari movimenti di Risveglio
dell’Ottocento e del Novecento – ma anche a un fenomeno teologico e sociologico
trasversale a tutte le denominazioni protestanti storiche.
[2] (…) area
che comprende all’incirca i territori di Tennessee, Virginia, Georgia, Texas,
Arkansas, Alabama (…)