Per chi non lo sapesse, come ci informa wikipedia, il prof. Leoluca Orlando, nato a Palermo il 1° agosto 1947 “è un politico e avvocato italiano. Dal 21 maggio 2012 esercita il suo quinto mandato (non consecutivo) di sindaco di Palermo (…). È stato parlamentare regionale e nazionale ed europarlamentare. Fondatore de La Rete, è stato inoltre coordinatore nazionale dell'Italia dei Valori.”
Per i palermitani, Orlando è ormai un’istituzione: ‘u Sinnacu per antonomasia.
Orlando, negli anni '80 |
“Inizia il suo percorso politico nella corrente di sinistra della Democrazia Cristiana, con i cui vertici, in particolare con la destra andreottiana, entrerà presto in conflitto. Consigliere giuridico del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella dal 1978 al 1980, è stato eletto consigliere comunale di Palermo nel 1980, nelle file della D.C. (…) Nel 1985 sarà eletto (...) sindaco di Palermo dal 1985 al 1987 a capo di un pentapartito, e da quell'anno al 1990 a capo di una giunta di grande coalizione, il cosiddetto "esacolore", formata da DC, Sinistra indipendente, Verdi, Socialdemocratici e dalla lista civica cattolica di «Città per l'Uomo» estesa il 15/4/89 anche al Partito Comunista Italiano, che entrò, per la prima volta nella sua storia, nel governo della città. Orlando (…) cercò di emarginare dalla gestione del potere le correnti più conservatrici della DC legate a Salvo Lima e Vito Ciancimino, una scelta che (...) alimentò lo scontro tra Orlando da una parte, Andreotti e Craxi dall'altra.”
A “presentarmi” Orlando fu mio padre, ex sindaco, democristiano di sinistra, cattolico di ferro: “Sai Maruzza sono stato accanto al nuovo Sindaco alla processione per l’Immacolata: ha un ciuffo ribelle e una forte personalità. Si farà sentire nella Democrazia Cristiana”.
"Il periodo della sua amministrazione, pur fra scelte molto controverse, viene da molti ricordato come la 'primavera di Palermo', sia per la notevole attività di promozione e recupero dell'immagine della città in Italia e nel mondo, che era uscita assai danneggiata dalla lunga sequela di omicidi e crimini mafiosi culminati con le stragi del 1992, sia per la promozione di una cultura della legalità anche in ambito culturale ed educativo. Rieletto consigliere comunale nel 1990 (…) non fu ricandidato a sindaco dal suo partito, e l'anno successivo lascerà la DC promuovendo la nascita de La Rete-Movimento per la Democrazia. Obiettivo principale del nuovo movimento era quello di riportare la questione morale nella politica italiana, grazie alla "trasversalità", alla partecipazione cioè di tutte le forze positive presenti nei vari partiti con un gruppo dirigente che comprendeva politici di differente estrazione politica e culturale, all'interno del recinto del centrosinistra. (…) Dello stesso anno è lo scontro con Giovanni Falcone a seguito dell'incriminazione per calunnia del pentito Pellegriti il quale rivolgeva accuse al parlamentare europeo Salvo Lima. La polemica proseguì quando Orlando accusò Falcone di tenere nascoste nei cassetti le carte sugli omicidi eccellenti di mafia e le prove delle collusioni di politici con Cosa nostra.”
Quest’accusa verso Giovanni Falcone non riesco ancora a perdonargliela …
La seconda volta: il trionfo del 1993. La terza volta: 1997
"Il secondo mandato da Sindaco è nel novembre 1993, nelle prime elezioni dirette, infatti ritorna sindaco di Palermo con oltre il 75% dei voti, sostenuto da una coalizione comprendente La Rete, Ricostruire Palermo, Nuovo Modo, Cattolici Democratici per Palermo e PRC, superando Elda Pucci."
Quello è stato un vero trionfo. Ricordo la soddisfazione degli amici, dell’avv. Vincenzo Gervasi, marito di una mia cara amica. Speravamo di cambiare davvero Palermo …
"Viene confermato alla carica di primo cittadino nel 1997, sostenuto dall'intero centro sinistra.
Intanto, dal 1994 al 1999 è deputato al Parlamento europeo (…): iscritto al Gruppo dei Verdi, si impegna per un maggior ruolo del Mediterraneo nell'UE. (…) Porterà La Rete a sciogliersi e a confluire nei Democratici di Romano Prodi che nel 2002 confluiranno ne La Margherita."
Sindaco per la quarta e quinta volta: 2012- 11 giugno 2017 ...
“Dopo aver sostenuto Rita Borsellino alle elezioni primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Palermo, il 23 marzo 2012 annuncia la sua ricandidatura alla carica di sindaco di Palermo, affermando che le primarie sono state macchiate da brogli e inquinamenti politici, sostenuto dall'IdV, dalla Federazione della Sinistra e dai Verdi in contrapposizione al vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli. Approdano al ballottaggio proprio Leoluca Orlando (con il 47,42%) e Fabrizio Ferrandelli (con il 17,34%), dove il 21 maggio 2012 viene eletto, per la quarta volta e con il 72,43% delle preferenze, sindaco di Palermo. Con l'approvazione delle nuove norme regionali sulle città metropolitane, in quanto sindaco del comune capoluogo il 7 giugno 2016 assume anche la carica di sindaco metropolitano di Palermo. Durante questo mandato la giunta comunale guidata da Orlando ha proceduto con l'obiettivo di ridurre traffico e inquinamento nel centro città nonché favorire il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile alla pedonalizzazione del centro storico della città."
Che pagina triste e oscura, questa delle primarie del 2012 … Mi piacerebbe intervistarla, su quei fatti: cosa le ha fatto cambiare idea su Fabrizio Ferrandelli?
"Si ricandida a sindaco anche alle elezioni comunali dell'11 giugno 2017, vincendole al primo turno raccogliendo 125 913 voti pari al 46,28% alla guida di una coalizione formata dalle liste civiche Movimento 139, Palermo 2022, Democratici e Popolari (Partito Democratico e Alternativa Popolare), Uniti per Palermo, Sinistra in Comune(SI - PRC), Alleanza per Palermo e Mosaico Palermo, venendo riconfermato per un secondo mandato consecutivo pur non ottenendo la maggioranza assoluta dei voti in forza di una legge regionale siciliana che fissa la soglia per la rielezione dei sindaci al primo turno al 40% e non al 50% come nel resto d'Italia.”
Egregio Sindaco, auguri di cuore oggi per i suoi 70 anni.
Ma il regalo deve essere lei a farlo a Palermo, in questa sua ultima sindacatura.
Le ricordo almeno tre impegni:
1) la raccolta differenziata dei rifiuti in tutta la città, a partire dall’umido, e il conseguente riutilizzo/trattamento connesso alla tipologia del rifiuto/risorsa. Perchè Palermo non sia solo capitale italiana della cultura, ma anche dell’ecologia.
2) la riqualificazione delle periferie, oggi abbandonate a se stesse, spesso senza servizi e senza “cuori pulsanti”
3) il lavoro di squadra, perché – alla scadenza del suo mandato – Palermo abbia persone che sappiano governare una città con rigore, onestà e visione lungimirante e costruttiva.
P.S. Per favore, dica a qualcuno di ripristinare i cuscini e le panchine dissestate nella Villa a Mare, al Foro italico. Io e l'amico Francesco Palazzo ci teniamo parecchio ...
Interessante ritaglio storico-politico, ben cucito da riflessioni personali tutte condivisibili. C'è da chiedersi cosa sarà oltre la staffetta, ma è ancora presto, sicché intanto mi associo agli auguri: al Sindaco Orlando per i suoi onorevoli 70 anni, a noi tutti che la sua dedizione e la sua costanza possano servire da esempio a chi ne erediterà le redini.
RispondiEliminaCiao, RiccarDOC. Speriamo bene per Palermo, che ha bisogno di una classe dirigente lungimirante, capace, operosa ed onesta. Buona serata.
EliminaDimenticavo: un abbraccio!
EliminaTantissime idee da commentare, ma me ne basta qualcuna:
RispondiElimina"Quest’accusa verso Giovanni Falcone non riesco ancora a perdonargliela … "
e lui, lui se la perdona?
"Speravamo di cambiare davvero Palermo …"
In questi anni forse Palermo non è davvero cambiata.
Mi auguro che non non sia così questa volta. Allora valgono i tuoi auspici e ce ne sono tanti altri. Ci vediamo
Caro Aldo, ovviamente ci sono altri obiettivi da ricordare al nostro Sindaco: ho indicato quelli che mi urgevano al momento. Tra quelli inespressi, ad esempio, il controllo del territorio, al momento sicuramente non in mano a forze dell'ordine e vigili, specie in periferia ... Grazie dei tuoi commenti, tanto graditi perché contribuiscono a riannodare il filo del dialogo tra noi, mai spezzato. A presto, spero.
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