Ma quanto siamo noiosi, noi umani, nella nostra vile condotta assassina:
Daphne Caruana Galizia |
Una blogger/giornalista maltese, Daphne Caruana Galizia, indaga e denuncia il convolgimento di persone importanti in traffici fiscali non trasparenti. Quindici giorni fa denuncia alla polizia di essere minacciata. Ieri è stata assassinata: la sua automobile è esplosa, forse a causa di una bomba azionata a distanza.
Il figlio di Daphne, a Malta, denuncia:
“ Siamo in uno Stato mafioso...dove vieni fatto a pezzi per il solo fatto di esercitare i tuoi diritti fondamentali e le tue libertà».
Sono alcuni passaggi dello sfogo su Facebook di Matthew Caruana Galizia, figlio della giornalista e blogger 53enne, Daphne Caruana Galizia, uccisa ieri a Bidnija, nell’isola di Malta, da una bomba che ha fatto saltare in aria la sua auto. Il giovane lancia pesanti accuse, parla di «cultura dell’impunità» proliferata nell’isola dopo l’arrivo del premier Joseph Muscat, che definisce un «pagliaccio» «che ha riempito il suo ufficio di corrotti, la polizia di corrotti e imbecilli, i tribunali di corrotti e incompetenti».
Daphne col figlio Matthew |
«Mia madre è stata assassinata - prosegue - perché si è trovata in mezzo tra lo stato di diritto e coloro che hanno cercato di violarlo, come molti giornalisti coraggiosi. Ma lei è stata colpita perché era l’unica a farlo. Questo è ciò che accade quando lo Stato è incapace: l’ultima persona che rimane in piedi spesso è una giornalista. E quindi è la prima persona che deve morire». (da La Stampa)
"La giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia è rimasta uccisa questo pomeriggio nell’esplosione della sua auto a Bidnija, nella parte centro-settentrionale di Malta. (...) La giornalista aveva indagato sul coinvolgimento di personalità maltesi nei cosiddetti Panama Papers (in particolare sui Malta Files). Galizia era stata in prima fila quando dalle carte spuntò il nome della moglie del premier laburista maltese, Jospeh Muscat, che ha sempre respinto ogni accusa. La donna avrebbe avuto delle proprietà nei paradisi off-shore. (...)
L’emittente Tvm riferisce che la giornalista 15 giorni fa aveva denunciato alla polizia di essere stata minacciata. Il premier Joseph Muscat ha condannato l’episodio parlando di attacco «barbaro»: «Tutti sanno quanto Galizia fosse critica nei miei confronti, ma nessun può giustificare questo atto barbaro». Galizia era stata denominata «una donna Wikileaks» da Politico, che l’aveva inserita tra le 28 personalità che «stanno agitando l’Europa».
Addio, Daphne.
Chissà se adesso puoi chiacchierare con Anna Politkovskaja , anche lei barbaramente assassinata nell'ottobre di undici anni fa ...
Che tristi notizie leggo al mio rientro da Lampedusa.
RispondiEliminaLo sai che sul nostro aereo c'era Pietro Bartolo? Ora leggerò il suo libro, so che mi aspettano storie terribili :-(
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EliminaCiao Silvia, bentornata! Notizia davvero triste, questa della giornalista barbaramente uccisa.
EliminaSpero che a Lampedusa sia andato tutto bene. Mi fa piacere sapere dell'incontro col dott. Bartolo, gran bella persona. Un abbraccio.
Hai ragione, è una storia che si ripete. Venire assassinati perché si racconta la verità... sembra incredibile nella moderna società occidentale, eppure è ancora realtà di tutti i giorni.
RispondiEliminaCi voleva questo post. Grazie Maria, buon fine settimana, Rossana.
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