mercoledì 21 febbraio 2018

Tsukumogami, ecco la scodella con l’anima

           Anche gli oggetti hanno un’anima. In Occidente, lo ricorda Bertolt Brecht con questa lirica: Fra tutti gli oggetti i più cari sono per me quelli usati, storti agli orli e ammaccati, i recipienti di rame, i coltelli e forchette che hanno di legno i manici, lucidi per tante mani. Penetrati nell’uso di molti, spesso mutati, migliorano forma, si fanno preziosi perchè tante volte apprezzati persino i frammenti delle sculture, con quelle loro mani mozze, li amo. Anche quelle, vissero per me. In Oriente, lo sanno da sempre in Giappone: gli oggetti possiedono un’anima, data dalla loro essenza, dal modo di usarli che li impregna del carattere delle persone che li adoperano. Gli spiriti degli oggetti si chiamano Tsukumogami e, secondo la credenza giapponese, esistono per ogni oggetto che abbia compiuto almeno cento anni ...
(continua su Il Punto Quotidiano)

6 commenti:

  1. Post "oggettivamente" interessante, illuminante e brioso: quella tra la materia organica ed inorganica è la discriminazione che più ci viene spontanea, ma non è meno sbagliata delle altre, e in più denota ingratitudine. Grazie per averci rinfrescato la memoria. Abbraccio meritato.

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  2. @DOC: a volte penso che mi dedichi commenti migliori dei miei post/articoli ... Ricambio l'abbraccio. Buonanotte.

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  3. Pensavo anche ai pellerossa che se non erro ritenevano anche le piante e la natura in toto con un'animai. Anche gli oggetti quindi potremmo sostenere che siano dotati di un'anima.

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    1. @Daniele: noi umani, a causa di un esagerato antropocentrismo, abbiamo perso umiltà e sguardo attento verso tutto ciò che non è umano, ma non per questo degno di attenzione e di vita propria ... Grazie per l'attenzione con cui leggi il mio blog.

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  4. Noi, figli della Rivoluzione scientifica, abbiamo perduto questa immagine di una Natura animata e viva... Bellissima la lirica di Bertolt Brecht. Grazie. Buona domenica.

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    1. @Rossana: grazie dell'apprezzamento della lirica di Brecht, lirica che ho conosciuto grazie alla segnalazione di un caro collega. Ho un pò di vostri post arretrati da leggere e gustare. Recupererò. Saluti cordiali.

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