Non ce l’ha fatta Agrigento ad essere nominata capitale italiana della cultura per il 2020, traguardo prestigioso conseguito da Parma. In Italia siamo comunque circondati da cultura e bellezza. Lo sapevate che deteniamo il record per numero di siti patrimonio mondiale dell’umanità?
Cappella Palatina - PA (foto marid@solcare) |
L’Unesco nel 1972 ha deciso di identificare e dichiarare “patrimonio mondiale dell’umanità” i luoghi di particolare interesse storico, culturale, paesaggistico e artistico. Secondo l’ultimo aggiornamento, effettuato nel luglio 2017 nella riunione del 41° Comitato per il patrimonio dell’umanità, la lista è composta in totale da 1073 siti (di cui 832 inerenti beni culturali, 206 naturali e 35 misti) presenti in 167 nazioni.
L’Italia (301.000 kmq di arte, cultura e bellezza) detiene il primato mondiale per numero di siti inclusi nella World Heritage List (53 siti), seguita a ruota dalla Cina (52), e poi dalla Spagna (46), dalla Francia (43) e dalla Germania (42). Tra le regioni italiane, fanno la parte del leone Lombardia, Toscana, Sicilia e Campania. In particolare, la grandezza storica, naturale e culturale della Sicilia è testimoniata dal riconoscimento di ben sette siti: il Parco Archeologico di Agrigento, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, le Isole Eolie, le città barocche della Val di Noto, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, il Monte Etna. Infine, il più recente prestigioso riconoscimento riguarda il percorso arabo-normanno di Palermo (che comprende Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina, la Zisa, Cattedrale di Palermo, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo e Ponte dell’Ammiraglio) con le cattedrali di Monreale e Cefalù.
Ma quali requisiti sono necessari a un luogo di particolare interesse storico, culturale, paesaggistico e artistico per poter ambire alla qualifica di “sito patrimonio mondiale dell’umanità”? I siti designati devono essere di “eccezionale valore universale” e soddisfare almeno uno dei seguenti dieci criteri stilati dalla Conferenza generale dell’Unesco:
- Rappresentare un capolavoro del genio creativo umano;
- Testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico che architettonico che della tecnologia, artistico o paesaggistico;
- Apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà;
- Offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana;
- Essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente;
- Essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti);
- Rappresentare fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale;
- Essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici;
- Essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione dell’ecosistema;
- Contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione
Maria D'Asaro
Come avevo commentato stamattina, ma blogspot ha cancellato il commento, l'Italia è un paradiso della cultura peccato che sia complicato viverci.
RispondiElimina@Daniele: mi dispiace per i pasticci della piattaforma ... Grazie della tua attenzione e del commento. Concordo con te: non è facile vivere in Italia (pensa come è difficile per me, talvolta, vivere a Palermo ...). Ma in qualche altro posto magari si sta peggio. Lottiamo insieme per migliorare la nostra terra!
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