sabato 20 agosto 2011

Nati stanchi




Il mezzano, sicuro, non poteva distrarsi: compreso com’era a lambiccarsi la mente per scoprire la fonte energetica sicura e rinnovabile.
La ragazza, aveva troppo da fare coi suoi passi di danza, i suoi studi da Dio (così li appellava la nonna) e lo smalto che doveva essere sempre impeccabile.
Il ragazzino aveva già fatto agli scout tutte le sue buone azioni.
Così, per tutti e tre, era sempre troppo faticoso togliere dall’apposito aggeggio quel che restava del vecchio rotolo di carta igienica … A volte, anzi, tali anime vuote stazionavano in numero incommensurabile, come in un Limbo incerto, sulla mensola del bagno.
Finchè una mano pietosa li traghettava alla loro ultima dimora: il sacco della carta riciclata. Distante tre metri dal bagno.
Troppo, per quei ragazzi cotanto impegnati.



4 commenti:

  1. Troppo bella questa tua descrizione mi ha fatto sorridere appena l'ho letta comunque queste "anime vuote" soggiornano anche nel mio bagno.

    Buona domenica.

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  2. Invece noi coi rotoli della carta igienica abbiamo un altro problema: se ci dimentichiamo di imboscarli nella mensola alta, la gattina li riduce in mille pezzi che sparge per tutto il bagno!

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  3. Fortuna che c'è chi si occupa di inumare degnamente quelle anime vaganti. Un tizio si è perfino inventato un modo originalissimo di riesumarle: guarda QUI.

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  4. @Gabriella: mi consolo. Credevo fosse un problema tipicamente meridionale! Complimenti per i tuoi splendidi sassi dipinti. Carinissimi i tre gufetti! Ciao, a presto.
    @Vele: lo faceva anche il mio Dipsy, cagnolino volato nei pascoli del cielo. Sto facendo un salto da te. Ho visto, dalla bacheca, che c'è un nuovo post... Ciao!
    @Dr. Peter: che bravo, il tizio! Grazie per il link. A presto!

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