sabato 25 maggio 2013

3P: il prete che serve a Palermo …


     Gli piacevano la pasta coi broccoli e anche tante belle canzoni di Franco Battiato. Sapeva parlare con tutti: anziani, bambini, universitari, analfabeti, gente di destra e di sinistra. Parroco a Brancaccio, capì che il Vangelo gli imponeva una scelta di campo: chi controllava il territorio, attirando i ragazzi a scelte disoneste, chiedendo il pizzo e spacciando, non poteva avere il suo appoggio. Padre Pino Puglisi volle creare una comunità ecclesiale che non si limitasse a erogare i Sacramenti, ma svolgesse un’efficace pastorale evangelica per gli adulti: e per gli adulti di Brancaccio. Quindi le scelte di don Puglisi furono azioni contro la mafia. Per questo la mafia lo ha ucciso, il 15 settembre 1993. Per questo la Chiesa adesso lo proclama beato. L’unico modo che ha Palermo per ringraziarlo è quello di non relegare la sua figura in un santino, ma continuare la sua lotta  per l’onestà e la giustizia.                                                                     Maria d’Asaro (“Centonove”, n.20 del 24.05.2013)

3 commenti:

  1. Un martire ..un grande UOMO un grande PRETE

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  2. Non credo proprio che Padre Pino si farà catturare da un... santino. Anche oggi ho ascoltato parole che testimoniano come egli sia vivo nei cuori e nella vita di un sacco di persone. Ciao e buona settimana.

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  3. E' difficile saper parlare a tutti, ci vuole una grande empatia e un grande cuore. E' bello condividere questo dono con gli altri.

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