Palermo, traversa di via Oreto: davanti a mezza dozzina di gatti, un’anziana signora estrae da un sacchetto carne tritata e pezzetti di pollo, di cui i felini si cibano avidamente. Mi fermo a guardare. Così la signora mi snocciola in due parole tutta la sua vita: morti i suoi cari, vive sola in una grande casa. Senza gli amati gatti persiani, scomparsi un anno fa, a suo dire per l’incuria di un veterinario. Così adesso nutre i mici del quartiere. “Poverino, uno è cieco ... vieni, vieni qui a mangiare… “Armi di gatti ‘un vannu in Paradisu”: le anime dei gatti non entrano in Paradiso. Così diceva mia madre, figlia di una società contadina, tesa a garantire l’allora non facile sopravvivenza agli umani. La teologia di oggi è più possibilista. E, comunque, l’anima della signora che si prende cura dei gatti, in Paradiso ci andrà sicuramente. Anzi, lo abita già.
Maria D’Asaro (“Centonove”, n.29 del 26.07.2013)
Questa è una cosa davvero bellissima, sublime. I gatti, poi, hanno così tanto da dare, specialmente la serenità.
RispondiEliminameno male che ci sono persone che pensano anche alle povere bestiole randagie :)
RispondiEliminaI gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell'antico Egitto, erano adorati come dei. (Pelham Grenville Wodehouse)
RispondiEliminaI gatti sono stati destinati a insegnarci che in natura non tutto ha uno scopo. (Garrison Keillor)
Be, che dire tempo fa, direttamente dall'antico Egitto ho avuto Vasco un gatto siamese, questo era peggio di un mastino napoletano, da guardia è a dir poco, nessuno si poteva avvicinare alla casa altrimenti veniva graffiato, un giorno Paolone portò a casa un cucciolo di cane più veloce della luce lo dovemmo portare al suo padrone Vasco lo stava scuoiando vivo. Era un demonio voleva mangiare quello che voleva lui, alle sei del mattino scorticava la mia porta e miagolava finchè non mi alzavo per la pappa. Era un testone di cavolone ma mi piaceva proprio per quello, solo con Melody si faceva accarezzare e tirare la coda capiva che la bimba era una cucciola. Un giorno se ne andò lo cercammo invano, ritornò dopo anni pieno di ferite lo curammo ma poco dopo morì...il ritorno del guerriero alla sua dimora. Miaooo!!!
RispondiEliminaBe, che dire tempo fa, direttamente dall'antico Egitto ho avuto Vasco un gatto siamese, questo era peggio di un mastino napoletano, da guardia è a dir poco, nessuno si poteva avvicinare alla casa altrimenti veniva graffiato, un giorno Paolone portò a casa un cucciolo di cane più veloce della luce lo dovemmo portare al suo padrone Vasco lo stava scuoiando vivo. Era un demonio voleva mangiare quello che voleva lui, alle sei del mattino scorticava la mia porta e miagolava finchè non mi alzavo per la pappa. Era un testone di cavolone ma mi piaceva proprio per quello, solo con Melody si faceva accarezzare e tirare la coda capiva che la bimba era una cucciola. Un giorno se ne andò lo cercammo invano, ritornò dopo anni pieno di ferite lo curammo ma poco dopo morì...il ritorno del guerriero alla sua dimora. Miaooo!!!
RispondiEliminaL'auspicio è di trovare in Paradiso anche loro, se lo meritano eccome.
RispondiEliminaCiao,Costantino.
E dire che una certa tradizione colloca i gatti in scenari da demoni e streghe... Io preferisco pensarli, lassù, insieme agli angeli che li curano qui sulla terra. Questo scorcio rilancia la figura delle "gattare", restituendogli tutta la poesia che le anima: delicato e delizioso. Buon week-end, Maruzza.
RispondiElimina@Veronica: grazie della visita e del commento. Complimenti per le tue recensioni di ottima qualità. Buona estate!
RispondiElimina@dm: grazie della visita e del commento. Buona estate!
@franz: grazie delle citazioni davvero appropriate. Buona estate!
@Pippi: grazie della condivisione delle gesta di Vasco, gatto indomito e guerriero. Miao anche a te. Buona estate! Fatti sentire che mi fai ottima compagnia. Un abbraccio.
@Costantino: che bello quello che scrivi. Ciao, buona estate a te e alla figliola, artista davvero brava.
@DOC: in effetti - come ho scritto in post precedenti - nei primi decenni della mia vita avevo terrore dei gatti, che evocavano anche a me scenari demoniaci. Poi è avvenuto il miracolo: ora li sento creature affini, quasi superiori agli umani per grazia e regalità. Buona prosecuzione di estate. A presto!