venerdì 24 ottobre 2014

Il giovane favoloso

Non era facile fare un film su quel “mostro” sacro della letteratura italiana che è Giacomo Leopardi. Considerata la complessità del personaggio, qualsiasi scelta narrativa poteva essere inadeguata o, inevitabilmente, parziale. 
Il regista Mario Martone ha avuto il coraggio di osare, affidandosi a una sceneggiatura dal taglio prevalentemente acustico e visivo. 
“Il giovane favoloso” ci racconta la vicenda umana di Leopardi soprattutto per immagini, suoni e poesie: lo spettatore, attratto dalla vista del “borgo natio” e delle città abitate dal poeta dopo la fuga da Recanati,  è catturato poi dalla scansione poetica che accompagna le avvolgenti visioni della natura, con il tributo alla luna, al colle de “L’infinito” e alla ginestra “fiore dei deserti”.  
Il risultato di questa cifra espressiva è un film estetizzante, fedele comunque ai dati storico-biografici e all’evoluzione creatrice del poeta. Poeta la cui infelice parabola esistenziale accompagniamo con lo sguardo dall’iniziale asfissiante dimora di Recanati “in su i veroni del paterno ostello”, dimora rallegrata solo dalla presenza affettuosa dei fratelli e dall’amicizia di Pietro Giordani, al successivo peregrinare inquieto tra Firenze, Roma e Napoli, negli anni della maturità, in compagnia dell’inseparabile amico Antonio Ranieri.
A eccezione di alcune cadute di stile - come il sottofondo musicale di una canzone inglese,  inserita  fuori contesto dopo la delusione amorosa patita da Leopardi per il rifiuto di Fanny Targioni Tozzetti, e come qualche nota di colore forse troppo “espressionista” sulla città di Napoli - il film risulta gradevole e, grazie anche all'ottima interpretazione di Elio Germano, si riesce a seguire senza troppa fatica nonostante sia lungo più di due ore. 
Al regista il merito di aver rinnovato l’interesse e l’ammirazione per un artista le cui poesie, struggenti e stilisticamente perfette, continuano a risuonare nella nostra mente e nel nostro cuore, ergendosi a  colonna sonora sempre attuale di pensieri, sentimenti e sensazioni dell’animo umano.
(Maria D'Asaro)

7 commenti:

  1. Lo vedrò sia perché mi piacciono i film biografici, sia perché mi fido della tua stimolante recensione. Grazie, buon week-end.

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  2. Amo la poesia di Leopardi e visto che lo definisci gradevole e quello che più mi ha colpito scandito poeticamente... lo vedrò. Buona settimana

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  3. @DOC: ti ringrazio della fiducia. Buona futura visione. Buona settimana. Un abbraccio.
    @Santa S: mi piacerà conoscere il tuo parere, dopo che lo avrai visto! Buona settimana anche a te.

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  4. All'inizio ero dubbiosa, ma ne sto sentendo parlare bene. Chissà, magari affronterò il viaggio dal paesello al cinema!

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  5. @Silvia: non è un capolavoro assoluto. Ma, a parte alcune ingenuità e forzature, a mio avviso Martone ha fatto un buon film. Se lo vedrai, mi interessa il tuo parere,

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  6. per me è stata una delusione grandissima:(

    http://markx7.blogspot.it/2014/10/il-giovane-favoloso-mario-martone.html

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  7. @Ismaele: Ho letto con interesse i vari commenti che riporti opportunamente nel tuo blog. Ripeto: il film non è un capolavoro.Molti dei commenti che riporti nel tuo blog rimproverano a Martone una cifra narrativa piuttosto "scolastica" e didascalica.Hanno in parte ragione; ma, a mio sommesso avviso, non è stata la scelta peggiore. Fare un film su Leopardi non era facile ... Grazie ancora per lo scambio di idee. Buona settimana.

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