Malala Yousafzai, Nobel per la Pace 2014 per la sua lotta per il diritto allo studio di ogni ragazza |
A Palermo si registra uno dei più alti tassi di dispersione scolastica d’Italia. Ma all’Albergheria, zona del centro storico di Palermo, nella chiesa di San Francesco Saverio, da anni alcuni volontari curano un’iniziativa che promuove il diritto allo studio di ragazzi del quartiere, le cui famiglie hanno scarse risorse economiche. Il progetto è nato anche per onorare la memoria di Candida Di Vita, assistente sociale impegnata nel riscatto sociale degli ultimi. Con il sostegno economico del gruppo di amici di Candida e con l’apporto del Rotary Club Palermo est, dal 2004 un centinaio di ragazzi delle scuole medie superiori studia con successo grazie ai libri acquistati dall’associazione e all’aiuto didattico gratuito di un team di docenti coordinati dalla prof.ssa Marina Di Giorgi. Così a fine luglio scorso, i confetti rossi per la laurea in Architettura di un ragazzo del gruppo, il primo a laurearsi, avevano davvero un sapore speciale …
Maria D’Asaro (“Centonove” n. 38 del 10.10.2014)
Che bello leggere questi post. In Italia non c'è solo corruzione, per fortuna, ma anche speranza...
RispondiElimina@Vele: Bentornata Ivy! Grazie della condivisione. Un abbraccio alla splendida Irene.
RispondiEliminaCerto, non si dovrebbe arrivare ad affidarsi al volontariato per un diritto essenziale come quello all'istruzione, però ben vengano questi volontari. E viva Malala!
RispondiElimina@Silvia: davvero lo studio dovrebbe essere un diritto costituzionale, ma di questi tempi tanti diritti vanno sostenuti e puntellati. Che piacere il Nobel a Malala e a Kailash Satyarthi ... Buon fine settimana.
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