Chissà se splendeva il sole in Italia settant’anni fa, nella mattina di domenica 2 giugno 1946. Sicuramente il clima politico era caldissimo: infatti gli italiani - incluse finalmente anche le donne! - avrebbero votato per decidere l’assetto istituzionale dello stato: monarchia o repubblica? L’affluenza al voto fu altissima: si recò alle urne più dell’89% degli aventi diritto: il 54,27% votò repubblica, il rimanente 45,73% monarchia. A Palermo e provincia la percentuale dei votanti fu più bassa (circa l’85%) con una schiacciante maggioranza di voti monarchici: il 73%. I miei genitori, che nel 1946 non si conoscevano neppure, votarono così: mia madre monarchia (forse su consiglio del parroco), mio padre votò per la repubblica. Entrambi mi hanno raccontato dell’emozione provata al momento del voto, consapevoli di costruire quella domenica, assieme agli altri italiani, un importante pezzo di Storia. Come canta De Gregori, dovremmo crederci sempre che “La Storia siamo noi” …
Maria D’Asaro, Centonove n.22 del 2.6.2016
Come sono importanti questi ritagli di memoria familiare che si riverberano sulla storia collettiva. Grazie della condivisione dei ricordi. De Gregori sempre bello da ascoltare. Buon 2 giugno!
RispondiEliminagian maria zavattaro: grazie a lei per l'apprezzamento. Buona domenica! Saluti cordiali.
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