“Vota Patanè senza chiederti il perché”: uno degli slogan per conservare la poltrona, da parte dell’omonimo sindaco traffichino e corrotto, ne “L’ora legale”, fortunato quanto discusso film dei comici palermitani Ficarra e Picone. “L’ora legale” ha infatti suscitato reazioni diverse tra gli spettatori: tanto divertimento, ma anche indignazione e sconcerto. In un editoriale su “Repubblica – Palermo”, Augusto Cavadi afferma che il film “radiografa una situazione reale: i siciliani (e in generale gli italiani …) odiano la corruzione altrui, ma sono disposti a perdonare la propria. Vogliono la rivoluzione con le teste degli altri. Si rifiutano di ammettere che, senza i costi della coerenza personale, i processi sociali o non partono o partono sotto la sferza delle dittature”. Cavadi conclude: “Se il finale del film di Ficarra e Picone ci sembra troppo amaro non ci resta che impegnarci a falsificarlo nella storia effettiva.” Raccogliamo la sfida quindi, se ne siamo capaci.
Maria D’Asaro, “100NOVE” n.10 del 9.3.2017
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