giovedì 9 aprile 2020

Buone vacanze pasquali ...#dove va la Scuola italiana#

IPSS Enog.. e Osp. Albergh. "Pietro Piazza" - Palermo
                "È evidente che l’emergenza del Coronavirus – Covid-19 sta cambiando profondamente le nostre vite, mettendoci in una condizione che sicuramente ci servirà da lezione per il futuro. Mentre ci mobilitiamo perché questa fase non diventi un’occasione di ulteriore isolamento ed emarginazione reciproca – in particolare per i più poveri e dimenticati – è importante trarre dalla vicenda che stiamo vivendo qualche motivo di riflessione ripensando al valore delle cose che fondano il nostro stare al mondo. Elementi essenziali che, a seconda degli individui, possono riguardare le relazioni dirette con le persone, la cura dei pensieri o dell'interiorità.
                Per questo motivo, da venerdì pomeriggio, 3 aprile, fino a tutta la domenica 19 aprile, la nostra comunità scolastica osserverà un periodo di pausa della didattica a distanza. I nostri ragazzi e le nostre ragazze, ma anche i/le docenti, avranno modo di dedicarsi agli affetti familiari. Ma questa pausa non vuole essere un periodo di distanziamento dalla Scuola, che come ho già avuto modo di dire, conferma, ora più che mai, il suo ruolo sociale. 
             Ecco perché, ragazze e ragazzi, abbiamo pensato di fornirvi dei suggerimenti affinché le vostre giornate non siano vuote, ma anzi si riempiano del vostro spirito creativo che potrà sempre essere condiviso con noi, anche attraverso la pagina facebook “Piazza a distanza” che è stata creata per voi. Potrete realizzare dei disegni, con slogan positivi, a mano o in digitale; scrivere brevi poesie e racconti, ma anche canzoni, o semplici pensieri, una pagina di diario; creare, per chi volesse, dei biglietti di auguri pasquali; creare dei tutorial su come gestire una situazione di emergenza, proposte per trascorrere il tempo a casa con semplici lavori manuali, utilizzando materiale da riciclare; potete continuare a regalarci simpatici video sulla vostra formazione professionale: brevi ricette, preparazione di cocktail, presentazione di un itinerario in città. 
               Ritrovate il piacere di leggere e, volendo, comunicate il vostro pensiero su ciò che avete letto. Riscoprite i giochi di società. Utilizzate i mezzi di comunicazione, radio e tv, in maniera attiva: guardate dei bei film, ascoltate buona musica, “partecipate” a qualche spettacolo teatrale o a un concerto. Non perdete di vista le informazioni quotidiane, augurandoci che acquisiscano sempre di più dei toni meno tristi e ci rivelino una vera primavera di rinascita. Chi volesse e potesse, utilizzi al meglio questo sito di risorse in rete gratuite https://sites.google.com/view/iorestoacasa/.
Il Dirigente scolastico prof. Vito Pecoraro
              I ragazzi e le ragazze di quinto anno, in virtù del raggiungimento del loro obiettivo a medio termine, sono invitate/i a recuperare qualche argomento tralasciato, per prepararsi agli Esami di Stato. Troviamo anche il tempo per ricordarci di chi vive ai margini, che non è mai lontano da noi e che oggi, più che mai, è messo ulteriormente alla prova, a causa di questi eventi. 
             E continuiamo a ringraziare chi è parte attiva nella lotta contro questo nemico: operatori sanitari, protezione civile, Croce rossa, volontari, operatori dei settori alimentari e farmaceutici, autotrasportatori, forze dell’ordine. 
             Siamo vicini al nostro Governo e alle istituzioni, evitando facili critiche su come ci si dovrebbe comportare, considerando che non abbiamo a portata di mano un libro di ricette da seguire su come combattere il virus e gestire questa situazione emergenziale. Piuttosto, osserviamo diligentemente le restrizioni, restiamo a casa, per poterci abbracciare appena possibile."

IL DIRIGENTE SCOLASTICO,   Prof. Vito Pecoraro  (da qui)


7 commenti:

  1. Ok alla didattica a distanza adesso ma poi secondo me può essere un elemento in più ma non sostituirsi alle lezioni in classe sia per un coinvolgimento diretto dello studente che per una socializzazione che altrimenti mancherebbe. Difficile poi applicare questo strumento, secondo me, alle materne.

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  2. Ciao Maria. Questo momento di pausa è salutare. La didattica a distanza è una risorsa, ma è anche una grande fatica (per i docenti, ma penso anche per i ragazzi, soprattutto quelli più impegnati), con tempi di lavoro faticosissimi (mail, registrazioni, classroom, moduli google, compiti e correzione online).
    Ho scritto questo sul mio twitter:
    E' sempre difficile insegnare, nel senso di "imprimere segni" nella mente: è un atto di fiducia nel futuro, in frutti che non si vedono e non si sanno.
    La didattica a distanza - seme gettato oltre i chiusi muri di una stanza - ne è un laborioso simbolo.
    Ti abbraccio, Buona Pasqua (anche da parte di mio marito).

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    1. @Rossana: che piacere sentirti! Grazie per la tua condivisione. Ricambio cari auguri di Buona Pasqua per te, tuo marito e Rosario.

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  3. Cara Maria, vengo a commentare sempre troppo tardi! Mi ritrovo nel pieno della didattica a distanza, da docente. In questo momento la trovo particolarmente positiva: cerca di tenere assieme la classe come meglio può. I confini della classe si sono allargati e ormai siamo assieme 24 ore su 24, giorno e notte; il lavoro dei docenti e quello degli studenti finalmente emerge - e senza soluzione di continuità. A me sembra che il carico di lavoro tanto per i docenti quanto, soprattutto, per gli studenti, si sia moltiplicato e le cose sono sfuggite di mano a tutti. La pausa di Pasqua è stata una vera manna, nonostante molti miei colleghi abbiano continuato a lavorare di giovedì e venerdì santo e a dare scadenze per i compiti nei giorni di vacanza. Ho visto poi le programmazioni di Rai per la Scuola e ho pensato "Poveri ragazzi, nemmeno un minuto di respiro". Io trovo la didattica a distanza utile per il futuro perché diventerà una didattica digitale che andrà a allargare gli orizzonti di quello che si fa in classe, specie per materie come la mia che hanno pochissime ore e programmi abnormi. Non andrà a sostituire la classe ma ad ampliarla e forse può evitare la dispersione scolastica che avviene soprattutto nel pomeriggio, quando i ragazzi sono soli e, specie quelli più fragili, possono continuare a trovare una guida nei propri insegnanti.
    Sono Veronica di Sguardi Notturni

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    1. Ciao Veronica: che bello trovare le tue considerazioni! D'accordo: la didattica a distanza - anche alla ripresa della cosiddetta normalità - sarà il necessario completamento della didattica in classe. Il contatto umano/relazionale rimarrà comunque, a mio avviso, insostituibile. Saluti cordiali.

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  4. Vero, insostituibile! Ed è la cosa che al momento mi manca di più.

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