giovedì 22 luglio 2021

Dialogo tra un venditore di braccioli e una passeggera...

       Nostra signora sta andando al mare da figlia e nipotini. Mentre si accinge a partire, arriva la telefonata della figlia: emergenza, al piccolino si è bucato un bracciolo! Urge acquistarne un paio. Il negozio più vicino è quello che vende alberi di Natale a dicembre e ombrelloni d’estate. – Ci sono braccioli? – Certamente – risponde ossequioso il venditore – Maschietto o femminuccia? – continua con un largo sorriso – Maschietto -
       La signora paga e… chiede lo scontrino. Il venditore cambia sguardo, contegno e umore: - Ma ‘un nu sapi che la lotteria finì? – Nostra signora obietta che avere lo scontrino è legale, non c’entra la ‘lotteria’. Il venditore ribatte allora che il registratore di cassa è guasto: - Se vuole torna lunedì. –  Se in ballo non ci fosse trattato il nipotino, nostra signora avrebbe ricusato la transazione. Ma il dovere di nonna prevale sul suo sacrosanto diritto di cittadina. 
Che si allontana, assai sconsolata… 
Maria D’Asaro, 22.7.21

4 commenti:

  1. A me non preoccupano i due euro del venditore di braccioli, ma i 150 del proctologo. E purtroppo non ricusiamo. Mea culpa. :(

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    1. @Franco Battaglia: certamente... ed è desolante sentirsi, a volte, sconfitti. Buon fine settimana.

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  2. Io sono inflessibile. Basta con gli evasori.

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