Ho fatto un elenco di domande
a cui ormai non otterrò risposta,
poiché o sono premature
o non farò in tempo a comprenderle.
poiché o sono premature
o non farò in tempo a comprenderle.
L’elenco delle domande è lungo,
tocca questioni più e meno importanti,
e poiché non voglio annoiarvi,
ne rivelerò solo alcune:
Cos’era reale
e cosa sembrava esserlo appena
in questa platea
stellare e substellare,
dove oltre al biglietto d’ingresso
bisogna avere quello d’uscita;
e cosa sembrava esserlo appena
in questa platea
stellare e substellare,
dove oltre al biglietto d’ingresso
bisogna avere quello d’uscita;
Che ne sarà di tutto il mondo vivo,
che non farò in tempo
a paragonare con un altro mondo vivo;
Di cosa scriveranno
l’indomani i giornali;
Quando cesseranno le guerre
e cosa le sostituirà;
All’anulare di chi
è ora l’anello
rubatomi – perduto;
Dov’è il posto del libero arbitrio,
che riesce a esserci e non esserci
contemporaneamente;
Che ne sarà di decine di persone –
ci conoscevamo davvero oppure no;
Cosa cercava di dirmi M.,
Quando non poteva più parlare;
Perchè ho preso per buone
cose cattive
e cosa mi occorre
per non sbagliarmi più?
Certe domande le annotavo
un istante prima di addormentarmi.
Al risveglio
non riuscivo più a decifrarle.
A volte ho il sospetto
che si tratti di un codice vero.
Ma anche questa è una domanda
che mi abbandonerà un giorno.
Wislawa Szymborska: La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945-2009),
a cura di Pietro Marchesani, pag. 619, Adelphi, Milano
Wislawa semplicemente fantastica!
RispondiEliminaSottolineo questa, la più "filosofica" tra le domande:
RispondiElimina"Dov’è il posto del libero arbitrio,
che riesce a esserci e non esserci
contemporaneamente".
Ben espresso l'enigma della libertà che sappiamo di avere e non avere ad un tempo: fino a che punto siamo davvero liberi?
Un caro saluto e buon anno.