venerdì 16 settembre 2022

Nulla è in regalo...

Pino Manzella: Wislawa Szymborska
Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.

È così che è stabilito,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.

È troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.

Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l’obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.

Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.

L’inventario è preciso,
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.

Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso che aprissero
questo conto a mio nome.

La protesta contro di esso
la chiamiamo anima.
E questa è l’unica voce
che manca nell’inventario.


Wislawa Szymborska, La gioia di scrivere - Tutte le poesie (1945-2009),
Adelphi Edizioni, Milano 2009, pag. 551(trad. Pietro Marchesani)


10 commenti:

  1. Eppure c'è chi la mercanteggia come fosse cosa propria. Rendere l'anima non è solo un modo di dire: rendere sta per 'restituire' e sarebbe bello che tutti la potessero ridare immacolata come, a suo tempo, fu data. Sarebbe bello... ma è difficile.

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    1. @gattonero: è sempre un piacere ricevere un tuo illuminato commento... Buona domenica. A presto.

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  2. "La protesta contro di esso
    la chiamiamo anima.
    E questa è l’unica voce
    che manca nell’inventario."
    Un finale che lascia aperto il Mistero della vita e della morte.
    Un caro saluto.

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    1. @Rossana: grazie della tua presenza attenta e partecipe. Un bbraccio e buona domenica.

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  3. @Valeria: grazie per l'accorato commento. Buona domenica!

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  4. @Anonimi 1, 2: grazie a voi della visita e dell'aapprezzamento. Buona domenica.

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  5. È vero il finale è davvero straordinario e mette in azione le tue emozioni ed i pensieri più profondi. La ragione per cui manca è che da sola vale più di ogni altro "debito" a cui allude la Szymborska e quindi i nostri vili creditori, gli stessi che hanno aperto quel famigerato conto a nostro nome ed a nostra pure totale insaputa, sapendolo hanno pensato bene di non considerarla e di negare ad essa un valore.

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    1. @Daniele: ciao! Grazie del commento. Buona serata e buon tutto.

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