mercoledì 14 settembre 2022

All'ombra dei cipressi... Ciao, Penelope


... e dentro l'urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?
                           (I sepolcri, Ugo Foscolo)










       

    "Io ho sempre pensato che Penelope doveva regnare. Ma la storia delle donne è questa: una casa piena di maschi avvinazzati e violenti pieni di pretese (anche al trono), un marito così lontano da diventare una leggenda, un figlio fragile ossessionato dal padre assente. E lei, Penelope, alle prese col problema millenario delle donne: difendersi, proteggersi, sopravvivere. Nel luogo in cui è la "regina della casa" e non conta nulla, è la moglie del re e la madre del principe e non conta se non come merce aggiunta ai beni, alle terre, al trono. E lei cosa fa? S'inventa uno stratagemma, tesse e scuce, tesse e disfa, fa di giorno e distrugge di notte. Però polytropon chiamano lui, Odisseo piedelungo, girèro e femminaro. Lei la chiamano perifron. Lui è "astuto" e "dal multiforme ingegno", lei è solo "saggia". Non sia mai.
    Lei che era nata femmina, ed era stata buttata via, per ordine del padre, e salvata dalle anatre. Solo dopo i genitori l'avevano ripresa, hai visto mai che ci fosse lo zampino di qualche dio (maschio).  Quando ho visto Penelope di Irene Papas (quando ero piccola io gli sceneggiati duravano interi decenni, si mescolavano alla vita con una forza mai più sperimentata) ho capito che era lei. 
     Erano anni di bionde, di donne spumose e leggere, lei era bistrata, corvina, densa come vino nero. Con una bellezza talmente antica da uscire dal tempo, farsi perenne, ancestrale. Qualunque cosa facesse, quell'anima mediterranea, piena di demoni meridiani, di luci accecanti come buio, splendeva. 
     Oggi è morta, aveva 96 anni (come la regina Elisabetta: pensate che coppia regale e opposta, l'inglese rimpicciolita e tosta nei suoi colori pastello, la greca ieratica e severa nei suoi costumi dorici, pensate se ci fosse un aldilà che ingresso trionfale, che coincidenza di estremi). Per me è lei Odisseo, è lei la regina che doveva regnare. E' lei il mito."

                               Dalla pagina FB di Anna Mallamo, (grazie a Rosalba Mendolia che lo ha condiviso)

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