martedì 16 settembre 2025

Che si fa, caro Biagio?

Pinturicchio: Annunciazione, Cappella Baglioni, Spello
       Nostra signora bazzica giornalmente nei pressi della stazione centrale ferroviaria e lo scorge quasi sempre: dorme sull’asfalto, in via Tommaso Fazello, a ridosso del terminal degli autobus. Indossa una maglietta, dei pantaloncini sudici e assai logori, calzini scuri, più buchi che tessuto. Accanto ha un paio di sandali e, a volte, un pacchetto di quelle che noi palermitani chiamiamo ‘brioscine’. Magari anche un barattolo di Nutella. Ha lunghi capelli biondi, belle ciglia, un naso fine, lineamenti da angelo di un quadro del Pinturicchio o di Filippino Lippi.
       Quando gli passa accanto, a nostra signora fa male il cuore. Quel ragazzo, tra i 25 e i 30 anni, potrebbe essere suo figlio.  Se fosse ancora vivo Biagio Conte forse sarebbe diverso: forse le persone senza fissa dimora non dormirebbero per strada, sopra degli scalini, nell’anfratto di un marciapiede. Biagio magari l’avrebbe già portato alla Missione Speranza e Carità. Biagio, che facciamo?

Maria D'Asaro




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