Se non fosse per il biondo che nasconde pietosamente i ciuffi bianchi e per i jeans sbarazzini, chi guarda penserebbe forse che sono solo un’anziana signora un po’ “andata”.
In effetti i miei figli ripetono spesso: “Sembri una povera pazza svanita quando prendi le cartacce da terra: noi non ti conosciamo…” Ripudiata anche dagli affetti più cari, se mi trovo nei pressi di un contenitore dei rifiuti, mi ostino a raccattare da terra bottiglie di plastica e di vetro, pacchetti vuoti di sigarette e simili scarti e li deposito pietosamente negli appositi recipienti.
Lo so: certo non intendeva esattamente questo il nonviolento Aldo Capitini quando ci invitava a lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato, apportando quella che lui chiamava la buona “giunta”.
Caro Aldo, la mia povera opera di miglioramento del mondo comincia con la sottrazione dei rifiuti dalle strade di questa desolata periferia palermitana.
Maria D’Asaro
(“Centonove”: 25.12.09)