domenica 10 giugno 2012

Riti di primavera




A Palermo, come in tutta l’Italia, le domeniche di maggio e giugno sono quelle in cui, per consolidata tradizione, si amministra il sacramento della Prima Comunione, uno dei sette previsti dalla Chiesa cattolica. In queste domeniche, vicino alle chiese, ci sono sciami di persone che sfoggiano costosi abiti da cerimonia e acconciature perfette, in attesa di “transitare” dalla parrocchia al ristorante dove, con amici e parenti, l’evento sarà festeggiato. Mi chiedo cosa rimanga, nell’anima e nella prassi di bambini e parenti, del sacramento celebrato: temo davvero poco di spirituale, fagocitato da pranzo, lustrini e regali. E mi domando ancora cosa aspetti la Chiesa cattolica per recidere l’abbraccio perverso tra celebrazione del sacramento e festa mondana. Utile sicuramente a far girare l’economia, offrendo occasioni di lavoro a parrucchieri, ristoratori e centri commerciali. Sicuramente inefficace, anzi senz’altro inutile e dannoso, per dare ali alla vita spirituale dei ragazzini e delle loro famiglie.                                               
 Maria D’Asaro (“Centonove”: 1 giugno 2012)

3 commenti:

  1. Mi trovo perfettamente allineata con te! La penso davvero allo stesso modo, Mari.

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  2. Ciao Mari, passo di qua per avvisarti che abbiamo appena pubblicato l'ebook gratuito di Niamh delle fate... e ci sei anche tu nei ringraziamenti e nei commentatori citati! :-D
    Dai un'occhiata qua:
    http://colorarelavita.blogspot.it/2012/06/ebook-gratis-niamh-delle-fate.html

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  3. @Carissima Vele: grazie per la tua affettuosa e intelligente presenza nel blog. Ho pubblicizzato Niamh delle fate nel mio ultimo post.

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