martedì 9 aprile 2013

Uno, cento, mille Dietrich ...

    
   Venne impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg all'alba del 9 aprile 1945, pochi giorni prima della fine della II guerra mondiale. 
    Lui è  Dietrich Bonhoeffer, pastore evangelico tedesco che pagò con la vita la sua ferma opposizione al nazismo e la cospirazione contro lo stesso Hitler. Le sue riflessioni sul rapporto tra fede e azione, tra religione e mondo sono state raccolte nel volume Resistenza e resa. A un compagno di prigionia italiano, che gli chiese come potesse un sacerdote partecipare a una cospirazione politica, disse: “Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante”. 
    Ho un’ammirazione sconfinata per quest’uomo, morto a soli 39 anni per essere coerente con se stesso e con la fede che professava. Credo che la santità sia solo questo: fare la cosa giusta al momento giusto, senza troppa preoccupazione per il proprio corpo.

6 commenti:

  1. Ho visto qualche anno fa a Novara una interessantissima mostra documentaria su questo autentico eroe.

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  2. Non sapevo nulla di questa storia...! Che personaggio, anzi, che persona! Ci vuole un coraggio e una coerenza fuori del comune per azioni del genere.

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  3. "Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi..."

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  4. @Costantino: Mi fa piacere che Novara abbia degnamente ricordato Bonhoeffer. Un caro saluto. A presto.
    @Veronica: Sono contenta che ogni tanto il mio bloggetto serva a qualcosa ... Ho arretrati da leggere nel tuo blog. Spero di recuperare!
    @Silvia Pareschi: ottima la velata citazione di Brecht ...

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  5. Il tuo blog serve a molto: a istruirci, a farci riflettere, e a sptrapparci qualche sorriso. Nemmeno io sapevo niente di quest'uomo,la sua figura dovrebbe essere valorizzata.

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  6. @Curly: Sei davvero generosa e gentile. Mi fa piacere averti presentato Dietrich Bonhoeffer.

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