venerdì 28 febbraio 2014

Il box e la filosofia …


Talvolta occuparsi da sola di un’automobile, mi si consenta il paradosso, è difficile quasi quanto crescere un figlio in solitudine: portare l’auto dal meccanico, cambiare una gomma, risolvere una controversia per un futile tamponamento, per una donna non sono cose da poco. Inoltre, se è buio, se piove, se la saracinesca ha bisogno di manutenzione, è duro anche riporre l’auto nel box.



Allora se una sera, vicino al garage, vedi lampeggiare i fari di un’altra auto, e riconosci al volante una tua simile, anziché uno dei soliti vicini ingrugnati, ti senti un po’ più contenta. Davide Miccione, nell’interessante saggio “Ascetica da tavolo” (IPOC, Milano, 2012), ci propone un intrigante paragone tra la boxe e la filosofia. Poiché sia io che la  donna intenta al posteggio notturno dell’auto abbiamo in comune studi filosofici, c’è forse un filo sottile anche tra l’esercizio del pensiero e il riporre da sole l’auto nel box?
                    Maria D’Asaro (“Centonove” n. 8 del 28.2.2014)


2 commenti:

  1. Per aggiungere al tema filosofico un tocco letterario, commenterei così: un bel volo pindarico!
    :-)
    Buona domenica, Maruzza!

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  2. @Vele: hai ragione ... Buona settimana, Vele carissima!

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