La vita di Giovanna non è stata facile: senza un lavoro fisso, dopo la separazione da un marito violento, ha cresciuto da sola due figli. Compiuti 65 anni, è in attesa della pensione di vecchiaia. Ecco invece la sgradita sorpresa: secondo l’Inps l’ex marito le avrebbe versato per anni un assegno; così la pensione le viene decurtata: anziché i circa 450 euro mensili spettanti, ne riceve meno di 300. Giovanna è disperata e deve ricorrere a un avvocato per dimostrare che dall’ex marito non ha mai avuto nulla. Dopo due anni e tante spese legali, alla signora viene riconosciuto l’assegno intero: la buona notizia le arriva qualche settimana fa e le consente di festeggiare in modo sereno il Natale. Abituati alle pensioni d’oro di tanti manager italiani, lo sguardo finalmente lieto di Giovanna ci parla di una felicità non legata alla ricchezza, ma appannaggio di una vita dignitosa e onesta.
Maria D’Asaro, “Centonove”, n. 31 del 17.12.2015
Una storia che fa pensare, raccontata bene. Bella ed eloquente la chiusura: "una vita dignitosa e onesta". Grazie e buona giornata.
RispondiEliminaGià in un passo dell'"Utopia" di Thomas More si parlava del pieno diritto alla pensione.
RispondiEliminaMore ne parlava nel 1516, se non ricordo male...
Oggi, anno di (dis)grazia 2015, tanta povera gente deve sudare le proverbiali 4 camicie per ottenere due soldi in modo da condurre una vita dignitosa.
Questo mentre insulsi cicisbei e squallide galline ammucchiano, senza alcun merito, cataste di danaro.
Meno male che ogni tanto qualche persona ottiene quel che le spetta!
Buon Natale e buon anno alla signora Giovanna e naturalmente, anche a te ed alla tua famiglia!
Riccardo
@riccardo: grazie della visita e del commento. Buon Natale e un lieto e sereno 2016 anche a te e alla tua famiglia.
EliminaBel post... grazie di averlo condiviso. Buon Natale!!!
RispondiElimina@Aliza: grazie della tua presenza costante e affettuosa. Ancora Buon Natale e un lieto e sereno 2016. Un abbraccio.
EliminaChe tristezza, però.
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